Ma quale vacanza e vacanza? Il governatore siciliano non si riposa mai. A Bergamo con la fedele Michela Stancheris è andato a lavorare. Più precisamente lavorare ai fianchi il Pd della città lombarda. Il novello re Mida, infatti, quel che tocca lo fa oro. Vale per il Megafono e vale per la Stancheris.
La trasferta di Crocetta serve a due scopi essenzialmente. Il primo è stato presentare il progetto per le rinnovabili agli investitori lombardi; il secondo, invece, è un progetto più politico e riguarda l’approdo in terra nordica del suo Megafono.
Il governatore siciliano qualcosa si è fatto scappare non proprio per errore. Una frase detta fra il serio e il faceto che ha fatto saltare tutti sulla sedia. “Sarei contento se Michela Stancheris scegliesse di correre per palazzo Frizzoni – ha detto il governatore durante l’incontro con artigiani ed industriali secondo quanto riferisce l’Eco di Bergamo, il più letto giornale locale – con la sua esperienza sarebbe utile alla città di Bergamo”. Il quotidiano locale ci tiene, però a precisare che non si tratterebbe dell’esportazione in terra del nord del progetto Sicilia ma del ritorno a casa di una giovane esponente politica locale, proprio Michela Stancheris che di quelle terre è originaria.
Come avvenuto in Sicilia, dunque, anche in Lombardia il governatore prende in contropiede il Pd locale che proprio non si aspettava di doversi confrontare con questa candidatura inattesa. Un copione già visto in occasione delle recenti amministrative siciliane quando il metodo Crocetta in vigore sia per la composizione della giunta regionale che nella scelta degli uomini e delle donne da nominare nei posti di sottogoverno, è stato applicato anche alle candidature. Un sistema che il Pd in Sicilia ha subito fino ad oggi e che da qualche giorno ha deciso di non subire più o almeno così sembrerebbe dalle dichiarazioni del segretario Giuseppe Lupo e dagli altri vertici.
Infatti la battuta sulla Stancheris candidato sindaco non è piaciuta al Pd locale. Si mostra subito infastidito il segretario provinciale dei democratici, Gabriele Riva: “Mi sembra che Bergamo abbia già una serie di candidature forti che vaglieremo”. Una dichiarazione che sembra stoppare Crocetta e Stancheris. Certo il Presidente della Regione siciliana non è abituato a farsi stoppare dai segretari di partito. L’esperienza siciliana lo ha dimostrato in tutti i modi. Che anche a Bergamo il Megafono corra contro il Pd? .
Come avvenuto per le amministrative siciliane, infatti, la risposta politica del Pd di Bergamo si chiama primarie. Secondo quanto ha detto Riva sempre all’Eco di Bergamo “stiamo lavorando per il progetto e l’organizzazione delle primarie, non ragionando sulle candidature”. Sembra quasi il doppione della vicenda pre-elettorale a Messina come a Siracusa.
Di certo c’è che la candidatura della Stancheris a Bergamo sarebbe un altro tassello pre-rimpasto nella giunta siciliana. Lui, Crocetta, dice ad ogni occasione di non saperne nulla, che ne parlano i partiti ma senza consultarlo. La sensazione è che “galleggi” in attesa di trovare la quadratura del cerchio per poi procedere ad un reale rimpasto ma non secondo indicazioni e speranze degli alleati. Piuttosto, ancora una volta, potrà essere un rimpasto in stile Crocetta, con uomini e donne riferibili agli alleati ma scelti da lui pescando nel bacino della sua stessa maggioranza, magari mantenendo in piedi il sistema dei “tecnici” piuttosto che attingere ai meno costosi (già pagati dall’Assemblea e dunque con indennità da assessore consistentemente più basse) deputati regionali che però potrebbero risultare politicamente meno malleabili per il Presidente.