Non passa indolore la decisione dell’assessore regionale alla formazione professionale, Nelli Scilabra di revocare l’accreditamento allo Ial Sicilia. Nonostante la rassicurazione del governo regionale che ha annunciato il passaggio immediato dei lavoratori al Ciapi di Priolo, la Cisl che fino al 2011 gestiva l’ente di formazione oggi messo al bando, interviene chiedendo un incontro entro 24 ore con l’assessore alla formazione.
“Esprimiamo grande preoccupazione sulla revoca dell’accreditamento dello Ial Sicilia oltre a quelle già annunciate da tempo e per motivi diversi di Ancol, Lumen, Aram ed Aiprig – dice Giovanni Migliore, segretario della Cisl Scuola – Ci preoccupa sia per il destino dei lavoratori e sia per gli effetti che tali scelte potranno avere sul futuro del settore, e ci preoccupa il fatto che tali scelte siano viziate da improvvisazione ed approssimazione amministrativa. Non vorremmo che questo provvedimento pesante per gli effetti sul settore e sui lavoratori derivi da beghe politiche all’interno di un partito, facendo precipitare il settore della Formazione in un caos sociale che pesa sui lavoratori”.
Migliore fa riferimento – pur senza citarli mai – al controllo dell’ente di formazione passato ad esponenti Pd dell’area Innovazione come Nino Papania e a Sergio D’Antoni. Nel corso degli scorsi mesi, la compagine societaria dell’Ial aveva preso un’altra direzione affidandone la guida a Vincenzo Conticello, ritenuto vicino all’area di Giuseppe Lumia e quindi al Megafono. Motivo per il quale si vocifera che i progetti del governo sull’Ial siano un commissariamento affidato proprio a Conticello per rilanciare, lasciando fuori dalla porta i “proprietari” sgraditi, le attività dell’ente sotto un’altra gestione.
“Non è possibile che gli errori e le forzature fatte dal precedente governo Lombardo vengano fatte pagare ai lavoratori del settore – sostiene ancora Migliore – già tutti martoriati dai ritardi del governo e delle incapacità dell’amministrazione regionale ad erogare le risorse e a programmare le nuove attività formative per tutti gli enti in Sicilia. Finora i ritardi e gli errori dell’amministrazione nella gestione del Fondo sociale europeo stanno gravando su tutti i lavoratori di tutti gli enti operanti in Sicilia che, comunque, continuano a lavorare, nonostante i ritardi e le continue incertezze sul loro futuro”.
“Ci auguriamo – aggiunge Migliore – che effettivamente venga separato il destino degli enti da quello dei lavoratori affinché l’occupazione venga garantita e tutelata. Ci preoccupa, infatti, il rischio che gli annunci sul transito del personale per i lavoratori di Aram, Ancol e Lumen non si realizzino e che così si allarghino le fila dei lavoratori licenziati e senza prospettive”.
Migliore conclude: “Chiediamo, quindi, la convocazione urgente di un tavolo entro 24 ore, affinché tale passaggio sia supportato da scelte concrete e fattibili normativamente, e che si proceda con la formale e concreta attivazione del provvedimento che formalizzi l’assunzione di tutto il personale al Ciapi di Priolo. I lavoratori non devono più pagare colpe non loro”.