“Le procedure previste dal bando che sarà emesso in applicazione della legge regionale del 12 agosto scorso potrebbero avere gravi conseguenze sul mondo sportivo azzerando, di fatto, i fondi e di conseguenza l’attività sportiva dell’intera Regione”.
E’ la denuncia del Coni Sicilia che lancia l’allarme sulla fine dello sport nell’isola. “Migliaia di società sportive, Federazioni, Enti di Promozione Sportiva, già fortemente colpiti dai tagli di questi ultimi anni, sarebbero messi in ginocchio – si legge in una nota -. Appena dieci anni fa, per il potenziamento delle attività sportive (leggi 8/78, 31/84, 18/86), la Regione Siciliana impegnava quasi venti milioni di euro e nel 2012 non più di un quinto pari a quattro milioni”.
“Nonostante le drastiche penalizzazioni, la forza e l’abnegazione dei dirigenti sportivi ha consentito, se pur con mille difficoltà, la continuità degli impegni a livello agonistico, promozionale e sociale – rivendica la governance del mondo dello sport -. Nel mese di gennaio 2013, le Società sportive, a seguito di una circolare assessoriale, hanno già partecipato ad un bando presentando istanza secondo quanto previsto dalle leggi. Oggi, a stagione sportiva quasi conclusa, mentre sono in preparazione i programmi del 2014, si stanno cambiando le regole. Il nuovo bando, se rispecchiasse quanto anticipato dai media, non sarebbe idoneo per la valutazione delle attività del variegato mondo sportivo e quindi per l’erogazione dei fondi”.
In sostanza le associazioni sportive che possono contare su un contributo dedicato in base alle norme sulla promozione dello sport o sulle attività in favore dei minori svantaggiati, o per la promozione dello sport giovanile, con le nuove regole non possono chiedere i contributi della ex tabella H. un colpo mortale per gli sport minori e per tutte le associazioni sportive che operano nel territorio.
Intanto il bando non è ancora stato pubblicato. Dovrebbe arrivare in gazzetta venerdì 6 settembre e da allora ci saranno 15 giorni di tempo per gli enti della macro area della disabilità e del disagio sociale e 30 giorni per tutti gli altri. la priorità agli enti della disabilità lascerà le briciole a tutti gli altri anche quando questi rispetteranno i nuovi requisiti.