“Prima di assumere decisioni in giunta, abbiano il pudore e la sensibilità sociale di aprire il confronto generale con chi rappresenta i lavoratori”.
Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl reagisce così al piano per le partecipate della Regione siciliana e alle dichiarazioni rilasciate a BlogSicilia dall’assessore regionale all’economia Luca Bianchi.
“In Sicilia siamo all’assurdo – dice -. Il governo regionale e la politica hanno accumulato un colpevole ritardo sulla riorganizzazione delle partecipate e adesso rischiano di far pagare i guasti da loro provocati, solo ai lavoratori. La Cisl e tutto il sindacato confederale chiede da tre anni di affrontare la riforma di tutte le società partecipate e controllate con una strategia frutto di indirizzi chiari sia per quelle regionali che quelle locali. Dai rifiuti, al trasporto locale, ai servizi alla persona ed alle comunità”.
“Chiediamo all’Assessore Bianchi ed al governo a non procedere con scelte unilaterali. Si apra il confronto sociale – dice Bernava - per scelte strutturali e di cambiamento che metta al centro il mantenimento dei livelli occupazionali. Sulla riorganizzazione e ristrutturazione della società pubbliche partecipate la Politica ha accumulato ritardi e rinvii ‘voluti’ per far proliferare e mantenere queste società come pascolo di consenso, ruberie e sprechi. Adesso governo e politica non pensino di rientrare negli obblighi e vincoli imposti dalla legge nazionale scaricando tutto sui lavoratori”.
La Cisl avvisò il governo Lombardo, lo stesso avviso ribadiamo al governo Crocetta: sulla riorganizzazione delle partecipate in Sicilia, senza un serio confronto sociale sarà certamente uno tsunami sociale con effetti molto pericolosi. Governo ed Ars si occupino di queste emergenze piuttosto che perdere tempo con la politica degli show”.
mav