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Spunta un nuovo caso Don Panino A Copenaghen c’è la ‘pizza mafioso’

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Dopo il caso del fast food viennese “Don Panino”, spunta un altro caso in cui si gioca con il fascino criminale della mafia per attrarre i clienti. Questa volta succede in Danimarca, ad opera del ristorante Di Copenaghen ‘Mama Rosa, dove si può ordinare la “pizza mafioso” e la “pizza Al Capone”. La denuncia proviene dal deputato Pd Fabrizio Ferrandelli che si trovava in Danimarca per trascorrere qualche giorno di vacanza con la famiglia. “Ho pronto un dossier per la commissione Antimafia regionale”, annuncia il parlamentare.

Ferrandelli, che è anche vicepresidente della commissione Antimafia all’Ars, ha raccontato sul suo blog quella che definisce “l’ennesima rappresentazione distorta della Sicilia“.

“Da qualche giorno – spiega Ferrandelli – ero a Copenhagen con mia moglie e la piccola Bruna. Un po’ di relax con la mia famiglia, per poi tornare sabato a Palermo. Ieri sera un veloce boccone che però è andato di traverso. Sapete perché? Perché mentre anche in Danimarca arrivano gli echi di una sorta di gara, di sfida in salsa siciliana a chi è più antimafioso dell’altro, come se alla fine in palio ci fosse una medaglia, una patente, un documento valido per l’espatrio, in Europa la Sicilia è ancora stampata, immaginata, non nelle brochure turistiche ma nei menù di locali vergognosi che propongono ai turisti pizze mafiose. Insomma, da noi l’antimafia litiga e all’estero la Sicilia è sempre e solo mafia- Ieri sera io e mia moglie Claudia ci siamo trovati davanti all’ennesima vergogna: la ‘pizza mafioso’ di Copenhagen e tanto per rimanere in tema la ‘pizza Al Capone’. Specialità del ristorante Mama Rosa di Copenhagen.

Risale a pochi mesi fa il caso del ristorante viennese Don Panino, che ironizzava sul proprio menu su vittime di mafia come il magistrato Giovanni Falcone e il giornalista Peppino Impastato. “Per uno strano scherzo del destino, – continua Ferrandelli – avevo già preparato un dossier da presentare la prossima settimana in Commissione regionale Antimafia dove racconto con numeri e foto il modo distorto con il quale in tanti posti del mondo si rappresenta l’immagine della nostra Sicilia e del nostro Paese all’estero. Perché quello di Don Panino non è un caso isolato”.

Il dossier è stato predisposto dal deputato Pd grazie alle segnalazioni dell’associazione “MafiaContro” e del suo portavoce Renato Campisi che, all’iniziativa in ricordo dell’assassinio del giudice Costa, hanno consegnato a Ferrandelli una documentazione dettagliata e una lettera rivolta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella quale si segnalano tanti ristoranti, e non solo all’estero, con insegne che inneggiano le gesta mafiose (Pizza Connection, Il Padrino, Don Vito Corleone, etc.).

“Ieri sera in Danimarca – ribadisce Ferrandelli – l’ennesima vergogna che allegherò al fascicolo. Sono veramente sdegnato e dobbiamo sdegnarci tutti per i tanti che hanno combattuto e combattono la mafia. Il rispetto della memoria di chi ha sacrificato la vita in nome della legalità e della libertà e il rispetto di chi, in silenzio, pratica quotidianamente la legalità e si batte contro ogni forma di criminalità devono prevalere sempre su dibattiti sterili e sulle contrapposizioni che servono solo a dividere un fronte che dovrebbe stare unito per il bene della Sicilia e dei siciliani”.

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