La conosceva bene l’Italia, era la terra in cui voleva vivere a tutti i costi tanto da avere messo a rischio la sua vita altre volte per tornarci. Ieri, però, l’ultimo tentativo è andato male. E’ la storia di uno dei sei ragazzi egiziani morti annegati nello sbarco della Plaja a Catania, un 27enne che in passato era già sbarcato altre quattro volte in Italia e per altrettante era stato rimpatriato.
Secondo quanto è emerso dagli archivi delle forze dell’ordine, il giovane egiziano sarebbe sbarcato per la prima volta in Italia a Siracusa, nel 2004. Poi è stato bloccato duranti altri controlli in Sicilia, nel 2006, a Biella, in Piemonte, nel 2009, e l’ultima volta nell’aprile del 2013 in Calabria, a Siderno.
La vicenda è emersa da esami dattiloscopici eseguiti da polizia e carabinieri sulle vittime su disposizione della Procura.
Ieri quando ha visto terra per l’ennesima volta avrà pensato di esserci riuscito. Era lì a poche bracciate. Il mare del Paese in cui voleva vivere a tutti i costi, però, gli ha fatto pagare il prezzo più alto.