Avrebbe compiuto diciotto anni nei prossimi giorni il minorenne extracomunitario morto ieri con altri sei persone nel tragico sbarco della Playa a Catania. Le vittime sono state identificate, sono tutti ragazzi egiziani, il più anziano aveva 27 anni.
Le autopsie hanno confermato che i migranti sono morti per annegamento, così come si immaginava, nel tentativo di raggiungere la spiaggia catanese. La barca su cui viaggiavano, un peschereccio che ora si trova ormeggiato al porto di Catania, si è arenata all’alba di ieri a circa 15 metri dalla battigia complice un innalzamento del fondale e quella nuotata disperata per ‘toccare terra’ per le sei vittime è stata fatale.
Sarebbe andata meglio ad altri migranti che dopo avere raggiunto la riva si sono dileguati: è un’ipotesi che troverebbe conferma anche dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti che indagano sulla sciagura di ieri per la quale la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.
Per mercoledì prossimo, 14 agosto, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha proclamato il lutto cittadino. Palazzo degli Elefanti ha dato la propria disponibilità a provvedere alle esequie ed alla tumulazione, se le famiglie delle vittime non dovessero richiedere le salme.