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Costa Concordia, Palermo sito idoneo ‘Larghe intese’ sulla demolizione

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I parlamentari del Partito Democratico eletti in Sicilia, alla luce di quanto diffuso da alcuni organi di stampa a proposito di un dossier della Fincanteri al ministero dello Sviluppo Economico, stando al quale una volta rimessa in galleggiamento la Costa Concordia dovrà essere condotta in porto per lo smantellamento entro tre mesi e che, vista la tempistica, l’unico bacino adatto ad accogliere il relitto risulti essere quello dei Cantieri Navali di Palermo, chiedono ufficialmente al Governo di farsi promotore di una riunione tecnica congiunta tra Siciliana, il Comune di Palermo, i deputati eletti nell’isola, le Commissioni, la Protezione Civile, i Sindacati e tutti i soggetti interessati, al fine di concordare e pianificare il da farsi.

“Se fosse confermato quanto si apprende dal documento della Fincantieri – spiegano i deputati siciliani del Pd – i tempi sono piuttosto esigui e tante le azioni da mettere in atto perché questi vengano rispettati. Ci si domanda inoltre se non sia il caso che la situazione venga affrontata dal Governo con la necessaria attenzione all’organizzazione e al metodo delle procedure, piuttosto che apprendere le notizie e le informazioni in merito alla vicenda, dagli organi di stampa”.

“Quali decisioni intendano adottare i ministri in oggetto affinchè il relitto della Costa Concordia sia rimosso e demolito nel modo migliore possibile ed in piena sicurezza”. E’ quanto chiede in un’interrogazione il senatore del Pd Giuseppe Lumia secondo cui “Palermo e’ il cantiere navale piu’ adatto per ospitare il relitto ed eseguire i lavori di smantellamento della nave prima di procedere alla demolizione in Turchia. Il cantiere di Palermo, infatti, con un bacino lungo 290 metri e’ l’unico in Europa in grado di ospitare uno scafo di questa stazza”.

“Il porto più vicino – si legge nel documento – alla Costa Concordia, quello di Piombino, non e’ nelle condizioni di ospitare il relitto sia per le gravi carenze strutturali, sia dal punto di vista organizzativo e dell’expertise”. “Come spiega sempre Fincantieri – conclude Lumia – in uno studio apposito realizzato su commissione del Ministero dello Sviluppo economico ‘il sito destinato a ricevere il relitto dovrà essere pronto entro dicembre 2013 o gennaio 2014, al più tardi’, poichè le operazione di rotazione della Costa Concordia dovrebbero concludersi a settembre prossimo e lo scafo una volta rotato dovrà entrare in porto entro tre mesi per evitare di subire nuovi danni”.

“Il ministro dello Sviluppo economico Zanonato per lo smantellamento della nave Costa Concordia non faccia scelte avventate. Il porto di Palermo è la sede piu’ idonea per avviare quest’opera. Infatti Piombino, e Fincantieri ne è a conoscenza, non è attrezzato per lo smantellamento della nave. Sarebbero necessari tre anni di lavori e centinaia di milioni di euro”. Lo dichiara il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato Giuseppe Esposito.

“Nessuno nega a Piombino il diritto a rinnovare il proprio sito, ma questo non può danneggiare il Sud, che più di tutti sta soffrendo la grave crisi economica. E spiace che Zanonato non abbia considerato tutto ciò, consentendo cosi’ di alimentare polemiche. Il ministro, quindi, tenga nel giusto conto le esigenze di una importante città del Sud come Palermo, che per tornare a crescere ha bisogno di grandi investimenti”, conclude.


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