“Sappiamo di avere ragione e fa rabbia che ci verrà riconosciuta troppo tardi”. E’ il commento del presidente dell’associazione “Vivo civile” Antonio Ferrante riguardo al rinvio a settembre della pronuncia da parte del Tar sull’ordinanza sindacale che pone limiti orari e acustici alla movida di Palermo fino al 30 settembre.
Il presidente del Tar non sospende l’ordinanza “perché non sussistono gravi ragioni d’urgenza”, per cui la decisione sulla legittimità del provvedimento slitterà a settembre. ” L’ordinanza è illegittima – prosegue Ferrante – e la giustizia si pronuncerà solo quando la maggior parte dei danni sarà irreparabile. Il comune ha giocato sui cavilli giuridici per scappare dalla condanna a danno di tante famiglie”.
Dello stesso avviso è il vice presidente dell’associazione Marcello Robotti, che precisa: “Il Tar ha semplicemente rinviato il tutto, guarda caso, a pochi giorni dalla scadenza dell’ordinanza; sicuramente dopo la morte commerciale dei locali che rappresentiamo e che già adesso sono costretti a licenziare personale o a mettere in vendita. E il tutto a vantaggio degli abusivi che continuano a scialarsela grazie ai non controlli”.
Ma “Vivo civile” è pronta ad andare avanti e anticipa: “Sarà un agosto di iniziative di sensibilizzazione per abbattere la propaganda orlandiana, in questo avremo dalla nostra parte tanti cittadini che come noi hanno capito le vere intenzioni di questa amministrazione”.
Gi.Co.