Riunito questa mattina il Direttivo della Cgil Sicilia sulla situazione economico-sociale della Regione. Sul tavolo del sindacato, guidato dal segretario Michele Pagliaro, le proposte e le richieste della Cgil per fare fronte alla grave crisi dell’Isola e per rilanciare l’occupazione.
“Auspichiamo più confronto con il governo Crocetta – afferma Michele Pagliaro -. La discussione che faremo oggi riguarda la crisi economica che è molto grave in Sicilia. Il tema però è il confronto con il governo regionale sul tema centrale dello sviluppo e della ripresa economica. Noi spesso inseguiamo le emergenze e la giunta, gli assessori, mentre pensiamo che dobbiamo partire da un ragionamento articolato che punti sul risolvere le emergenze, avviare una politica di risanamento dei conti della Regione e contestualmente mettere mano ad una politica di sviluppo. Le risorse sono poche, ma abbiamo l’opportunità dei soldi europei che vanno spesi. Vogliamo dare il nostro contributo, anche noi siamo stanchi di affrontare solo le emergenze”.
“Ci troviamo di fronte a una giunta debole – attacca Pagliaro – con la quale riusciamo ad affrontare solo le emergenze, ma che latita quando si tratta di costruire risposte di ampio respiro. Fatto è che con questo esecutivo, cui certo riconosciamo il merito di avere aperto una fase nuova della lotta per la legalità, dopo 9 mesi dal suo insediamento non è ancora cominciato un confronto costruttivo per approdare a un progetto complessivo e condiviso per lo sviluppo e il lavoro”.
“Da un governo di cambiamento – ha aggiunto Pagliaro- ci si aspetterebbe meno approssimazione rispetto ai gravi problemi della Sicilia. A Crocetta – ha aggiunto- chiediamo un cambio di passo. Bene quello che sta facendo per estirpare dai palazzi la corruzione- ha sottolineato Pagliaro- ma vogliamo dirgli che non basta. Oggi – ha rilevato- si parla di un terzo delle famiglie sotto la soglia della povertà, di quasi 25 mila lavoratori nel bacino degli ammortizzatori sociali in deroga, di un apparato produttivo in disfacimento. Se non ci saranno interventi per invertire la rotta, sul piano dello sviluppo, del lavoro, delle tutele, del welfare- ha sostenuto il segretario della Cgil – la situazione rischia di diventare pesantissima e ingovernabile”.
“Basta con una politica che parla solo a se stessa – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia durante il direttivo – e solo dei propri equilibri tralasciando i problemi della gente. Per noi il problema non è il sì o il no al Megafono o la questione della doppia tessera, non siamo interessati a questi argomenti. Vorremmo piuttosto sapere cosa pensano i partiti, e soprattutto quelli a noi più vicini, sulla situazione della Sicilia e su quello che si può e si deve fare per affrontare la crisi”.
Anche ai partiti la Cgil chiede il confronto. “Ci sono ancora i conti da risanare – ha sostenuto- c’è il tema del pronto e buon utilizzo dei fondi europei, quello della ripresa degli investimenti e di un credibile piano per il lavoro. Si aggiungono delicati problemi istituzionali come quelli legali all’abolizione delle province – ha proseguito il segretario della Cgil- e questioni altrettanto importanti come quelle della ripubblicizzazione dell’acqua e della gestione dei rifiuti”. Il messaggio di Pagliaro è chiaro: “La politica dismetta il politichese, non sia più ripiegata su se stessa ma torni a essere strumento al servizio della gente”.