Hanno annunciato guerra e sono tornati sul campo di battaglia, con tanto di divisa. Sono gli infermieri precari e disoccupati della provincia di Palermo, giunti ormai all’ennesima protesta davanti all’assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino.
Quella odierna è la prima di due giornate di sit in per mostrare all’assessore Borsellino che, nonostante le scadenze, sopravvenute e imminenti, loro ci sono ancora, a chiedere il diritto di operare nei reparti degli ospedali in cui hanno speso anni di lavoro. Fin quando, dal primo gennaio 2014, molti di loro non hanno più ottenuto alcun contratto, a vantaggio dell’inserimento del personale in mobilità. Entro giugno, tra l’altro, i rapporti di lavoro prorogati sono in scadenza.
LE FOTO DELLA PROTESTA DEGLI INFERMIERI
“Ci hanno ricevuto in assessorato assieme ai rappresentanti dei sindacati Cni-Fsi e Fials – racconta uno degli infermieri dell’Assemblea dopo l’incontro col dirigente del dipartimento per la Pianificazione strategica Salvatore Sammartano -, comunicandoci che il nostro mancato rinnovo significa che non siamo necessari nelle strutture ospedaliere nelle quali risulta un’eccedenza di personale”. Eppure, i conti non tornerebbero per gli infermieri precari e disoccupati, che hanno più volte denunciato la mancata garanzia dei livelli essenziali di assistenza negli ospedali siciliani.
Se l’assessorato parla di eccedenze, gli infermieri di Palermo parlano invece di gravi carenze. Per tale motivo, hanno chiesto una ricognizione urgente per avere chiarezza sui dati reali in pianta organica ospedaliera e comprendere quali e quante unità siano impiegate realmente in reparto, piuttosto che in amministrazione.
“Abbiamo assistito in prima persona a troppe incongruenze – conclude l’Assemblea degli infermieri di Palermo -. Ci è stato assicurato che entro giugno la ricognizione sarà pronta. Ma dubitiamo sui tempi e sulla veridicità di quanto ci hanno detto e proveranno: siamo convinti che faranno emergere le ‘eccedenze’, ma noi conosciamo la verità dei reparti”.