Dopo le denunce e gli scandali, dopo la nascita di una sottocommissione sanità all’Ars per indagare su 118 e trasporto emodializzati e dopo l’annuncio del codacons che avvia una class action, sull’onda lunga arriva anche il governatore Rosario Crocetta: “Per due anni la Regione siciliana – ha detto in una conferenza stampa congiunta con l’assessore alla salute Lucia Borsellino – ha pagato in media 160 dipendenti, assunti dalla Seus che gestisce il servizio di emergenza-urgenza in Sicilia, che invece di lavorare stavano a casa”.
Questi dipendenti sarebbero costati circa 9 milioni di euro. “Inoltre gli stessi avrebbero maturato anche 274 mila ore di ferie non godute per un valore di altri 3 milioni di euro. La loro assenza avrebbe costretto a coprire i turni pagando altre 53 mila ore di straordinario agli altri dipendenti”. ”Consegneremo alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura antimafia di Palermo – ha detto Crocetta – la relazione del nuovo vertice della Seus che ha scoperchiato questa situazione”.
Nella sua conferenza stampa Crocetta ha poi parlato anche di Villa Santa Teresa, la casa di cura privata confiscata a Michele Aiello presunto prestanome di Cosa Nostra ed ora transitata nel patrimonio dello Stato “Siamo molto preoccupati per le sorti della clinica di Bagheria. Chiediamo la consegna della clinica al sistema sanitario pubblico regionale – prosegue Crocetta - perchè riteniamo altre forme di uso pericolose per il rischio di infiltrazioni mafiose. Anche in caso di autogestione da parte di dipendenti. Sara’ una battaglia che ci vedrà impegnati in prima fila”.