Per evitare “abusi e sprechi” e per “garantire ai cittadini un’adeguata qualità dei servizi, i trasferimenti verso i territori debbono essere vigilati dal governo nazionale, che si riserverà di sanzionare gli amministratori che non rispetteranno i costi previsti o non garantiranno una qualità minima dei servizi”. E’ il programma del ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia, secondo il quale “l’ineleggibilità dell’amministratore inefficiente è la sanzione più efficace”.
Per il ministro occorre anche riprendere “una gestione centrale dei fondi europei sul modello di Stati federali come Spagna e Germania”. In una intervista a Quotidiano nazionale, il ministro siciliano spiega che “è necessario ed urgente rivedere la riforma del Titolo quinto della Costituzione, ridefinendo il rapporto tra centro e periferia. Soprattutto, occorre semplificare procedimenti decisionali e competenze”.
Per la vigilanza, osserva, “non occorre inventarsi grandi strutture. Esiste già un comitato interministeriale, basterebbe mettergli a disposizione le analisi dei principali ministeri di spesa integrate con quelle di istituti di ricerca come Istat e Banca d’Italia”. Peraltro, conclude, “se partiamo subito, credo che già nel 2014 potremo avere i primi risultati”.