“Abbiamo chiesto un incontro al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, per chiedergli di intervenire sulle tariffe del trasporto marittimo nello Stretto. I prezzi sono troppo alti e devono essere ridotti per tutti i siciliani”. Con queste parole, rilasciate a BlogSicilia, l’assessore regionale ai Trasporti, Nino Bartolotta, estende al mare la sfida per la continuità territoriale lanciata ieri sul ‘fronte aereo’ dal governatore Crocetta.
Una presa di posizione che fino a pochi giorni fa in pochi credevano ipotizzabile se si pensa che Bartolotta, ex segretario provinciale del Pd di Messina, è sempre stato considerato politicamente vicino a Francantonio Genovese, deputato regionale democratico, ex sindaco della città dello Stretto e, soprattutto, socio della Caronte & Tourist, compagnia di traghetti che si occupa dei collegamenti marittimi nello Stretto e non solo. Genovese pochi giorni fa è stato travolto dallo scandalo sulla formazione professionale, settore in cui è imprenditore, che ha portato all’arresto, fra gli altri, di sua moglie.
Ridurre le tariffe del trasporto marittimo sullo Stretto, secondo l’assessore Bartolotta, è dettata dalla necessità di “tutelare tutti quei pendolari come lavoratori o studenti universitari di Messina che sono costretti a frequentare l’Ateneo di Reggio Calabria per accedere ad alcune facoltà ma anche quegli imprenditori e trasportatori di merci che, a causa del caro-traghetti, rischiano di essere tagliati fuori dal mercato nazionale”.
Per tutte queste ragioni secondo l’assessore regionale ai Trasporti “è giusto che la Sicilia abbia un occhio di riguardo da parte del governo nazionale e non sia invece penalizzata dall’insularità”.