Si complica per Palazzo delle Aquile il rebus partecipate, con le dimissioni, arrivate oggi, dei membri del Cda dell’Amap Michelangelo Salamone e Giuseppe Monteleone. Resta solo al vertice il presidente Vincenzo Costantino e decade così l’intero Cda.
Al centro delle polemiche la questione che riguarda i 155 addetti alla pulizia delle caditoie. In sostanza si tratta del passaggio all’Amap dei dipendenti di Amia Essemme. Fatto questo che alleggerirebbe la Rap nell’acquisizione dell’Amia. Un trasferimento caldeggiato dai sindacati e inserito negli accordi di fine dicembre, ma che continua a non convincere l’Amap.
Un problema che potrebbe mettere in discussione la vendita dell’Amia alla Rap, fissata per domani alle 16 dal notaio. Un vero e proprio braccio di ferro con Orlando, che in serata ha commentato così le dimissioni dei suoi fedelissimi: “Le dimissioni presentate oggi da due consiglieri del Cda dell’Amap, che saranno, valutate nei prossimi giorni, confermano l’irreversibilità del percorso, fissato con atti formali dell’amministrazione comunale, teso a riportare alla normalità la gestione dell’azienda a partire dal servizio acque meteoriche, il cui contratto, è bene ricordarlo, fa capo proprio ad Amap”.
In merito invece all’acquisizione di AMIA da parte della Rap, il sindaco di Palermo precisa che “non esistono ritardi per l’acquisto e la sottoscrizione dell’atto è fissata per domani”.