Quantcast
Channel: Home - BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume » Edilizia privata, a Palermo al via dal 15 luglio le pratiche online
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Nelle parole di uno studente, le speranze di una città del Sud

$
0
0

Gli occhi di Giovanni Magni, lo studente universitario che davanti a Giorgio Napolitano ha rappresento la rabbia e le speranze di un’intera generazione, sono quelli di una città intera.

Sono lo specchio dell’anima di un popolo che al cospetto del suo più alto rappresentante chiede innanzitutto il sacrosanto diritto al futuro. Un domani che ha proprio la faccia vispa di Giovanni che dallo scranno dell’aula magna dell’università di Catania, durante l’inaugurazione dell’anno accademico e davanti ad una platea inimmaginabile e quasi irripetibile , palesa tutte le proprie perplessità su ciò che sarà il giorno dopo.

In particolare c’è un passaggio del suo discorso che è duro come un pugno allo stomaco: “Noi ragazzi siciliani faremo la valigia una sola volta e torneremo in questa bella terra solo per le vacanze”. Beata incoscienza e tremenda verità. Perché di siciliani con la valigia in mano ce ne sono milioni, di ventunenni che davanti ad un parterre del genere osano tanto ad averne. Eppure Giovanni, che ancora non sa cosa farà da grande, in questa città ci vuole stare perché intende un giorno, domani, rappresentare una comunità sempre più vasta: “E’ il motivo per cui studio a Catania e perché non sono ancora andato via”.

Insomma Giovanni Magni, che studia Economia all’Università e al momento prepara lo ‘scoglio Diritto Privato’ , ci crede. E quando gli chiediamo cosa resterà della visita di Napolitano a Catania risponde: “Spero che le cose cambino, perché non abbiamo alternative. Qui o la và o la spacca. E non lo dico solo per me, ma anche per i miei genitori che come tanti altri oggi fanno fatica”.

La fatica, nell’immaginario figurativo, è innanzitutto il lavoro, quello che manca da queste parti, quello che Catania vuol dimostrare di creare grazie alla sua capacità di iniziativa. Così, prendendo spunto dalla poche parole catanesi di Napolitano “l’innovazione per ripartire è essenziale perché non c’è politica nazionale che da sola possa risolvere i problemi del Mezzogiorno” guardiamo a Giovanni come l’interprete di quell’innovazione che va però costruita con il contributo delle generazioni di oggi che meritano tutta l’attenzione del caso per rimettere in moto una città e un Paese. E’ questo il senso del discorso del 21enne di Catania, è la richiesta formulata dalla gente comune a chi ha svolge ruoli amministrativi ed istituzionali.

Al termine del suo intervento, il presidente della Repubblica  ha voluto incontrare Giovanni: “Mi ha fatto i complimenti e mi ha raccomandato di laurearmi”.

Domani,  Napolitano sarà impegnato al Quirinale in altre importanti questioni, e Giovanni all’università riprenderà la sua vita da studente del secondo anno, intanto immagina una “Catania degna delle sue bellezze e delle persone capaci che ci vivono”.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Trending Articles