Doveva essere un menù da gourmet e tutto rigorosamente ‘top secret’. Ma il massimo riserbo sulla cena privata del Presidente Napolitano con il sindaco Enzo Bianco, con cui il primo cittadino catanese ha voluto festeggiare il suo 63mo compleanno, ha ceduto ben presto al diritto di cronaca.
Nell’hotel della riviera castellese che accoglie l’illustre ospite per la ‘due giorni’ in terra etnea, le bocche erano cucite. E gli ordini tassativi: nessuna soffiata, nessuna confidenza, nessuna confessione. Ma le disposizioni non sono durate a lungo. D’altra parte, conoscendo anche le buone frequentazioni culinarie di Bianco, non è stato impossibile conoscere che cosa riservava ai 10 ospiti ammessi all’esclusivo tavolo presidenziale.
Intanto lo chef: quel Pino Cuttaia, da Licata (Agrigento), che a capo della sua Madia si fregia di ben due stelle Michelin. E il cui entusiasmo è la cifra delle portate. Menù con piatti classici e rinnovati in una veste sofisticata, ma sempre molto aderenti alla tradizione siciliana.
Su tutti l’antipasto ‘Nuvola di caprese’: una creazione che si è aggiudicata il Premio Pommery Piatto dell’anno per la Guida dell’Espresso 2014. Poi, ricciole all’olio di carbonella di mandorla: pescato del mare Ionio, cotto con un olio e carbonella di mandorla messi a macerare per 12 ore. Poi, l’arancino al ragù di triglia e finocchietto selvatico. E per dessert, la ‘Cornucopia’ di cialda di cannolo.
Per i vini, ci si è rivolti al territorio marsalese: l’azienda artigianale Barraco, di piccolissime dimensioni ma dal controllo esclusivo. Per il bianco: Vignammare 2012, 100% Grillo, grado alcolico: 11,5%. Il rosso è un Nero d’Avola 2005, gradazione 15%.
Per tutti piccole ma gustose porzioni. Da gustare con calma e parsimonia. Domani la giornata sarà lunga.
Foto da cronachedigusto.it