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L’MpA riunito a Roma: “La politica riparta dalle persone”

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Promuovere una rifondazione autonomista della politica e della società, operare per la costruzione di un sistema di partiti regionali che sappiano fare del loro radicamento territoriale il punto di forza di una nuova concezione della rappresentanza e operare per una politica del lavoro che veramente persegua l’obiettivo della piena occupazione per dare a tutti condizioni di vita serena ed operosa. Con questi obiettivi il ‘Movimento per le Autonomie’ riparte da Roma (nella foto) dopo la due giorni di convegni che ha messo a confronto i movimenti territoriali nazionali ed europei.

“Oggi – ha spiegato il senatore catanese del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Antonio Scavone – noi vogliamo riprendere la nostra battaglia autonomista per rilanciare e rifondare la politica e l’economia dell’intero Paese in questo difficile momento. Il governo dei tecnici in Italia  ha segnato la fine della cosiddetta Seconda Repubblica, un’esperienza finita perché i suoi attori, tanto a destra quanto a sinistra, si sono dimostrati inadeguati alla soluzione dei problemi urgenti che il momento politico ed economico poneva. Inadeguatezza che ha riguardato due problemi: non aver compreso la pervasività della dimensione europea e non aver compreso che l’Italia così com’è non è all’altezza di questa dimensione europea. Noi ci proponiamo di operare al di là degli schieramenti per costruire un’Europa autentica, federale e solidale. Occorre insomma puntare a una decisa valorizzazione delle dimensioni territoriali”.

Quello di Roma – si legge nella nota del movimento civico grande Catania – è stato un dibattito frutto dell’esigenza di organizzare un soggetto politico autonomista e federalista che sappia affrontare i drammatici problemi che affliggono l’Italia e l’Europa, dalla recessione alla disoccupazione. In quest’ottica le Autonomie cammineranno insieme per costruire una nuova Italia federale fondata sulla garanzia reale di spazi di autonomia e su prospettive di rilancio dell’occupazione, perché nessuno si senta escluso da questo progetto. L’Mpa, insomma, è giunto a un punto di svolta e la svolta ripartirà dal territorio per farsi carico dei problemi delle comunità.

“Dobbiamo rimettere in discussione l’economia – ha aggiunto Scavone – la finanza, il commercio globale, l’ambiente che è stato saccheggiato dai grandi gruppi di potere ”. Per fare questo bisogna compiere una serie di passi obbligati: “Primo, dire basta all’euro che ha portato alla distruzione dell’Europa. Secondo, rielaborare proposte al servizio della persona umana: per esempio, il discorso della casa. Bisogna dire basta all’Imu e garantire l’impignorabilità della prima casa, sono valori fondamentali. E poi il lavoro, il welfare, massacrato completamente”.

Alla convention hanno partecipato i senatori del gruppo Grandi Autonomie e Liberta’ Antonio Scavone, Giuseppe Compagnone con il presidente Mario Ferrara, Giovanni Mauro e Luigi Compagna, il capogruppo della Lega Nord e Autonomie alla Camera Giancarlo Giorgetti con il deputato Angelo Attaguile e il leader di Mir Gianpiero Samorì, Delio Miotti, dirigente di ricerca Svimez; Anna Maria Mancuso, presidente Salute Donna; Beppe De Santis, esperto di politica economica e Peppino Mineo, docente di diritto privato all’Università di Catania per finire con Shona McAlpine, leader del Movimento donne per l’Indipendenza Scozzese.

far-com


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