Dal parco Falcone, alla sede di Confindustria, fino in piazza Europa per un flashmob per sensibilizzare le istituzioni regionali e territoriali. La nuova protesta dei lavoratori della Micron di Catania contro i licenziamenti decisi dalla multinazionale americana si è svolta stamattina, prima dell’incontro di domani, venerdì 7 febbraio al ministero dello Sviluppo.
Il corteo si è fermato sotto la sede dell’associazione degli industriali, per gridargli contro la rabbia dei lavoratori. Molti di loro hanno attaccato all’ingresso dello stabile dei cartelli con accuse, crude ma precise, rivolte a Confindustria: “Carnefici”, “Assassini”.
Le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Uglm Ugl ribadiscono il proprio no ai licenziamenti, la richiesta che si istituisca il tavolo permanente sulla microelettronica a Catania, la presenza attiva di istituzioni e politica, e anche l’assunzione di responsabilità da parte della StMicroelectronics.
Alla manifestazione hanno partecipato le segreterie provinciali dei sindacati dei metalmeccanici: per la Fiom Cgil, il segretario generale Stefano Materia, Francesco Furnari e Lucio Costa; per la Fim Cisl, il segretario provinciale Davide Agricola e i delegati Giuseppe Principato e Sebastiano Roggio; per la Uilm, il segretario generale Matteo Spampinato, Matteo Caramanna, Davide Boemi e Giuseppe Labriola; per la Uglm, il segretario regionale Luca Vecchio, Luigi Arancio e Giuseppe Puliafito.
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