Corruzione, falsità ideologica e turbativa d’asta sono le accuse nel confronti del sindaco di Calatafimi – Segesta in provincia di Trapani Nicolò Ferrara.
L’arresto da parte della polizia è scattato nei confronti del primo cittadino e di due imprenditori palermitani, Ettore ed Enrico Crisafulli (rispettivamente padre e figlio di 69 e 34 anni), che dovranno rispondere di intestazione fittizia di beni. Per le tre persone coinvolte, il gip ha disposto i domiciliari.
L’inchiesta è nata dalla denuncia di un dipendente della “Simaco”, impresa edile gestita dai Crisafulli aggiudicatrice dei lavori di urbanizzazione primaria di contrada Sasi nel paese trapanese, relativamente a presunte pressioni circa l’assunzione di lavoratori da parte di tecnici incaricati dal Comune.
L’indagine, con il coordinamento della Procura di Trapani e svolta dalla squadra mobile, è ancora in corso e coinvolgerebbe altre otto persone tra cui alcuni dipendenti comunali.