Un messaggio per non perdere la speranza, per affrontare le avversità quotidiane e guardare con fiducia al futuro. L’allocuzione di monsignor Gristina è giunta ai catanesi in piazza Stesicoro e ai devoti ai piedi del fercolo, per esortare tutti a non accettare “di venire schiacciati dallo scoramento, dalla rassegnazione o dalla disperazione”. Un messaggio di cristiano incoraggiamento con il quale chiedere l’intercessione della martire e con cui mostrarsi degni concittadini, sinceri e veri devoti di sant’Agata.
“Il mio pensiero, in questo momento, – ha esordito l’arcivescovo di Catania – corre alle persone che, pur non essendo presenti qui fisicamente, ci seguono in collegamento e specialmente a quelle ammalate che contemplano il volto della nostra Patrona con fiduciosa speranza. A loro e a voi, carissimi amici, va tutta la mia vicinanza, il mio affetto e la mia preghiera. Sant’Agata, che ha sperimentato il dono della guarigione nell’oscurità del carcere, interceda presso il Padre per la nostra salute nell’anima e nel corpo”.
Per monsignor Gristina, portare in processione il busto reliquiario di Sant’Agata, con le sue gemme e le sue reliquie, “ha allora un significato profondo che dobbiamo saper riconoscere e intercettare. Non si tratta, infatti, di semplice folclore; il nostro riversarci qui stasera non può essere banale attrazione di massa ed occasione per evadere dalle nostre abitudini e dalle difficoltà quotidiane; la nostra processione non può essere semplice e distratta sfilata di persone o cose, me è un ritornare presso i luoghi del martirio in compagnia delle Reliquie della nostra Patrona”
“Nelle avversità della vita, come nelle difficoltà quotidiane – ha continuato nel messaggio – Catania ricorre a Sant’Agata, ne invoca la protezione e l’intercessione. Anche quest’anno, chiediamo alla Vergine e Martire Agata di sostenere le nostre famiglie, i nostri giovani, di poter guardare con fiducia al futuro. Con fiducia e, sempre, con cristiana speranza! Non possiamo e non dobbiamo accettare di venire schiacciati dallo scoramento, dalla rassegnazione o – il Signore ce ne liberi – dalla disperazione. Non possiamo perdere la speranza!”
“Chiediamo ad Agata di dare coraggio a chi ne ha le facoltà – ha aggiunto il presule – di ridare la dignità del lavoro a quanti lo hanno perduto, di educarci a saper valorizzare questo tempo di crisi per imparare il gusto dell’essenziale e della sobrietà, per imparare a sviluppare l’accoglienza liberandoci dalla presunzione della solitudine e dal considerare gli altri come avversari e nemici. Chiediamo ad Agata di proteggere i nostri ragazzi e di saperli educare ai grandi valori della vita”.
“Chiediamole che ci insegni la gioia e la forza di amare il Signore Gesù e quanti incontriamo lungo le nostre strade; ci guarisca il cuore per amare non solo le persone a noi care ma anche chi ci ha fatto del male, come ci insegna il Vangelo «amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? […] Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,43-48)”.
Avviandosi alla conclusione, monsignor Gristina ha sottolineato che “la festa in onore della testimonianza di fede di Agata quest’anno può, e deve, segnare una tappa significativa nella vita della nostra Città e nell’esistenza di noi cristiani. La devozione alla nostra concittadina martire per amore di Cristo può, e deve, in questa occasione ricordarci l’impegno di rendere buona la nostra vita lungo tutti i giorni a venire. A tutti, e in special modo ai devoti, rivolgo l’augurio finale.
“Lasciamoci illuminare dallo splendore della testimonianza di fede di Sant’Agata – ha concluso l’arcivescovo -. La bellezza del suo volto risplenda sui nostri volti. Come Sant’Agata, anche noi facciamo una scelta decisa per Gesù Cristo, a favore del suo Vangelo che ci educa a rendere buona la nostra vita come buona è stata Agata. Ecco il miracolo per il quale quest’anno tutti insieme vogliamo chiedere l’intercessione della gloriosa nostra concittadina, la martire sant’Agata. Ci mostreremo, così, degni concittadini, sinceri e veri devoti della Santa.