Corre il Fercolo di S.Agata. E la tabella di marcia è rispettata. Anzi, la processione arriva in largo anticipo in piazza Stesicoro, nonostante il fermo di un’ora dovuto all’incidente di questa mattina. E contro una deprecabile tradizione, affermatasi nelle ultime edizioni, che la vedeva procedere fin troppo a rilento per le strade del suo giro esterno, ha effettuato poco dopo le 17. 10 la salita dei Cappuccini che solitamente veniva percorsa nel tardo pomeriggio.
Prima di questa tappa fondamentale della processione del 4 febbraio il consueto messaggio dell’arcivescovo metropolita, Salvatore Gristina alla città: “Non facciamoci schiacciare dallo scoramento, dalla rassegnazione o dalla disperazione. Non possiamo perdere la speranza!”
Che la processione avesse preso un altro piglio si era già avvertito dopo la sosta forzata in piazza Cutelli, per consentire i soccorsi alla donna ferita nel crollo del balcone in via Ventimiglia all’angolo con piazza Cutelli. Sotto la guida del capo vara, i devoti hanno fatto riprendere con decisione il percorso al fercolo con il busto della Patrona.
Una dopo l’altra sono state tagliate le tappe storiche del percorso: piazza dei Martiri, via VI Aprile, la Stazione centrale, viale Libertà, piazza Jolanda, via Umberto. L’arrivo in piazza del Carmine è stato salutato da un’imponente salve di fuochi. Una pausa, per tirare fiato. E per ripartire sotto i cordoni al grido di “semu tutti devoti tutti”.
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