Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil attaccano il comitato di sorveglianza di Grande Migliore di Palermo che avrebbe dovuto decidere ieri sulla proroga della scadenza dei termini per l’agibilità e l’acquisizione della società ma ha invece rivinto la decisione all’11 febbraio. Secondo i sindacati, si tratta di condizioni necessarie a salvare la società e quindi questo rinvio mette, di fatto, a rischio i lavoratori.
“Considerato che all’interno del Comitato di sorveglianza sono presenti alcuni rappresentanti di società creditrici – affermano Monja Caiolo della Filcams e Marianna Flauto della Uiltucs – che riteniamo non abbiano quale obiettivo ultimo quello della garanzia dei posti di lavoro, bensì quella di recuperare il credito, e considerato che per le scriventi l’obiettivo principale rimane comunque quello di garantire il ritorno in servizio dei lavoratori della Migliore Spa in amministrazione straordinaria, riteniamo poco chiare le modalità per le quali si è sopraggiunti al rinvio”.
I sindacati hanno quindi deciso di protestare venerdì davanti alla sede della società Sogest Srl (componente del Comitato di Sorveglianza e creditore di Grande Migliore). “La protesta che si realizzerà ad oltranza – spiegano i sindacati – e comunque nelle more che il Comitato assuma una decisione al fine di sensibilizzare anche questi soggetti alle problematiche che riguardano il futuro dei lavoratori Migliore Spa ed affinché prevalgano anche le ragioni dei lavoratori e quindi dei sindacati”.
In una nota inviata al ministero dello Sviluppo economico, alla Regione e al Comune di Palermo i sindacati ricordano inoltre che nell’incontro della scorsa settimana presso il ministero, l’amministratore straordinario e il ministero ci informavano che, nella giornata del 3 febbraio, si sarebbe realizzata la riunione con il Comitato di Sorveglianza, al fine di confermare la proroga della procedura, e di verificare l’esistenza delle condizioni per pubblicare un nuovo avviso, relativo all’unita produttiva Grande Migliore di viale Regione Siciliana di Palermo, che tenesse conto delle peculiarità tecniche dell’esercizio commerciale.
Soltanto oggi si è realizzato ma non ha portato ad alcuna determinazione in quanto, i componenti del Comitato di Sorveglianza, si sono riservati un ulteriore approfondimento, rinviando l’incontro per la decisione al prossimo 11 febbraio. Avevamo chiesto, al tavolo ministeriale, di attenzionare i tempi della procedura, proprio perché ristretti, anche alla luce dell’utilizzo dello strumento di cassa integrazione che scadrebbe in data 7 marzo 2014. Tra l’altro – proseguono i sindacati, – considerato che durante l’incontro ci è stato confermato che si sono realizzate tutte le perizie tecniche, finalizzate a risolvere i dubbi esistenti, non comprendiamo le motivazioni di questo ulteriore rinvio, per le ricadute che questo potrebbe avere sull’esito della procedura, e, quindi, sulla garanzia dei livelli occupazionali”.