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Province, via libera al ddl di riforma Ma in commissione manca voto finale

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Via libera in Commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana all’articolato del disegno di legge di riforma delle province. dopo ben tre rinvii il sì è arrivato nel giorno meno probabile, proprio mentre l’attenzione era catalizzata dai vertici romani alla ricerca di un salvataggio dei conti della Regione.

La norma istituisce sia i liberi consorzi di comuni che le città metropolitane ma se approvata in questa forma prevederà anche un ulteriore fase transitoria di commissariamento. Dalla pubblicazione della legge, infatti, ci saranno sei mesi di tempo per definire le singole adesioni dei comuni ai consorzi o alle città metropolitane. Più comuni potranno perfino mettersi insieme e, se sommeranno almeno mezzo milione di abitanti, potranno chiedere di costituire un ulteriore consorzio.

Nella prima fase i Consorzi previsti sono 9 e coincidono con le province soppresse. Si aggiungono le e 3 Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina. I comuni dell’ Aree Metropolitana, avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire alle Città Metropolitana di appartenenza o al Consorzio di comuni di appartenenza.

La facoltà di scelta sarà ampia anche per le altre amministrazioni locali. I comuni che confinano con un altro Consorzio, avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire al Consorzio confinante o rimanere in quello assegnato dalla legge.

Le nuove amministrazioni saranno elette come organi di secondo livello ovvero scelti fra gli amministratori dei comuni che appartengono al Consorzio.

Per mettere ordine nel settore, però, bisognerà attendere almeno un altro anno dopo l’approvazione della Riforma. poteri e competenze, infatti, saranno definiti con una ulteriore legge da emanare sei mesi dopo quella attualmente in discussione anche per dare il tempo ai Comuni di scegliere la loro collocazione. solo dopo aver definito i confini territoriali e le adesioni si conosceranno l singole competenze.

“La commissione Affari istituzionali ha fatto un buon lavoro – dice il Presidente Antonello Cracolici – abbiamo rispettato i tempi: adesso la parola passa all’Aula”.

“La commissione ha mantenuto l’impegno esitando un ddl che adesso arriverà in aula – commenta il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi -. La riforma delle Province è stata fortemente voluta dal PD, adesso abbiamo un testo  che tutela la rappresentanza dei territori ed al tempo stesso salvaguarda i lavoratori delle attuali Province. Il parlamento siciliano ha un’occasione storica per affermare la propria volontà riformatrice varando il nuovo assetto delle autonomie locali”.

Perché possa essere trasmessa a Sala d’Ercole manca ancora il voto finale che potrebbe arrivare già nella riunione di domani convocata per le 12.

mav


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