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Catania aspetta Sant’Agata

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A poco più di una settimana dall’inizio dei festeggiamenti, la città di Catania si prepara ad abbracciare la sua “Santuzza” in quello che è, certamente, l’evento più atteso dell’anno. Una festa che per partecipazione e suggestione può trovare eguali solo nella Settimana Santa di Siviglia e nel Corpus Domini di Cuzco, cadenzata da precisi rituali, religiosi e folkloristici, da tradizioni e cerimonie consolidate, del cui rispetto i catanesi, devoti e non, sono particolarmente gelosi.

Sebbene gli appuntamenti liturgici in onore della Santa abbiano avuto inizio già dai primi di gennaio, il clou delle celebrazioni si concentrerà nei giorni 3, 4 e 5 di febbraio, quando devoti e pellegrini si riverseranno, come di consueto, sulle strade del centro cittadino per rendere omaggio alla patrona Agata.

LE FOTO DELLA FESTA

Oggi, giornata delle associazioni Agatine, i responsabili e i collaboratori della festa rinnoveranno le promesse battesimali nella celebrazione eucaristica delle 9,30 in Cattedrale.

Sempre in mattinata, inoltre, si terrà presso il Maas (Mercati agroalimentari) di contrada Jungetto, alla presenza del cerimoniere della festa, commendatore Luigi Maina, e delle autorità cittadine, la manifestazione di inizio dei festeggiamenti di categoria, organizzata dal cereo dei pescivendoli. Gli interessati potranno prendere parte all’evento grazie al servizio di bus navetta gratuito offerto dall’Amt, con partenza da piazza Alcalà ogni mezz’ora dalle 8 in poi.

Nel pomeriggio, dopo la processione del Velo della Santa dalla Basilica Collegiata fino al Duomo, alle 18,15 l’arcivescovo Mons. Salvatore Gristina celebrerà nel Santuario di Sant’Agata al Carcere la Santa Messa alla quale prenderanno parte il prefetto Maria Guia Federico, il commissario straordinario della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Romano, il sindaco Enzo Bianco con la giunta municipale ed i consiglieri comunali.

Nei prossimi giorni avranno inizio le sfilate delle candelore, mentre i fedeli potranno prepararsi alla festa attraverso il triduo solenne, che si svolgerà da giovedì 30 gennaio a sabato 1 febbraio in Cattedrale alle ore 18.00.

Lunedì 3 la processione per l’offerta della cera dalla “fornace” alla Cattedrale, l’uscita della carrozza del Senato e lo spettacolo pirotecnico della ‘sira o tri’ daranno il via all’intensa tre giorni Agatina che culminerà nella processione del 4 e 5 febbraio, rispettivamente giro esterno e giro interno del centro storico di Catania.

Come nasce la tradizione agatina

Gli studi storici collocano la vita ed il martirio di Agata nella prima metà del III secolo, periodo nel quale Catania era sotto la dominazione romana ed i cristiani erano ferocemente perseguitati. La giovane, appartenente ad una famiglia di nobili, decise di consacrare la propria vita a Dio, fino a testimoniare la sua fede con l’estremo sacrificio, il 5 febbraio del 251 d.C. Si narra che il velo rosso con il quale venne avvolto il suo corpo fu origine di eventi miracolosi, in seguito ai quali Agata venne proclamata santa.

Nonostante la devozione ad Agata sia sorta spontaneamente nel periodo immediatamente successivo al suo martirio, l’origine dei festeggiamenti si fa tradizionalmente risalire al 17 agosto 1126, quando i cittadini accolsero, riversandosi per le strade, le spoglie della Santa, riportate indietro da Costantinopoli 86 anni dopo essere state trafugate. La costruzione della “vara” nel 1376 diede avvio alle processioni, che si affiancarono alle celebrazioni aventi in origine carattere esclusivamente liturgico.

(foto di Antonio Parrinello)


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