Dopo un ampio dibattito in Aula sull’impugnativa del commissario dello Stato, l’Ars ha approvato l’ordine del giorno che impegna il governo a pubblicare la manovra finanziaria senza le norme bocciate. In aula presenti il governatore Rosario Crocetta, l’assessore all’Economia Luca Bianchi e altri componenti di giunta. La seduta è stata presieduta dal vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino.
Il governo Crocetta comunque chiederà aiuto a Palazzo Chigi dopo che il commissario dello Stato ha impugnato 33 articoli su 50 della Finanziaria regionale, lasciando di fatto senza stipendio tra i 30 e i 40 mila i lavoratori di teatri, enti, consorzi e varie associazioni in Sicilia.
Lo stop di Aronica alle norme della manovra per il rifinanziamento di leggi di spesa, blocca infatti circa 500 milioni di euro, spostandoli in un fondo a salvaguardia dei residui attivi (crediti difficilmente esigibili), lasciando senza copertura finanziaria le leggi di rifinanziamento della spesa, con migliaia di dipendenti di enti, consorzi e associazioni che non potranno ricevere stipendi.
Intanto il governo Crocetta intende portare in Assemblea regionale, entro una settimana, un disegno di legge di variazione per garantire almeno il pagamento degli stipendi del personale di enti, teatri, consorzi e associazioni, scoperti in bilancio.
Adesso le strade a disposizione del governo sono due: trattare col commissario dello Stato il recupero di almeno 200 milioni dal fondo sui residui attivi oppure recuperare le risorse tagliando ulteriormente dal bilancio, che intanto sarà pubblicato dopo l’ok dell’aula.