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Formazione, protesta a oltranza Consegnate le richieste ai deputati

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Primo giorno della mobilitazione permanente e continua dei lavoratori del settore della Formazione professionale (LE FOTO) che, dopo aver protestato in piazza Indipendenza, davanti la sede della presidenza della Regione (GUARDA IL VIDEO), e subito dopo a Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars, hanno raggiunto la Cattedrale.

Una delegazione della Cisl Scuola e di lavoratori ha consegnato a tutti i capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana, il documento con le richieste sulla vertenza. I parlamentari hanno condiviso la proposta di presentare e approvare un ordine del giorno impegnativo per il governo regionale sui tre punti principali contenuti nelle richieste elencate nel documento : “trovare immediate soluzioni concrete per retribuire gli stipendi arretrati e dovuti a tutti gli operatori delle filiere del settore, una seria riforma in grado di garantire continuità retributiva ed occupazionale, il ritiro e la modifica del bando del Ciapi“.

“A fronte delle difficoltà ad essere ascoltati dai capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana, – lamentano gli operatori del settore  – ci rivolgiamo alla massima autorità morale della città di Palermo, affinché il cardinale Romeo venga a conoscenza del dramma sociale vissuto dai lavoratori della Formazione e possa farsi interprete e ambasciatore di un messaggio positivo alla politica e alle istituzioni”.

I lavoratori stamani hanno preso parte all’assemblea pubblica organizzata dalla Cisl Scuola a piazza Indipendenza. Per oltre un’ora hanno bloccato l’ingresso di Palazzo d’Orleans, poi si sono diretti a piazza Parlamento sede dell’Ars per consegnare il documento con le loro richieste ai gruppi parlamentari e al presidente della Regione Crocetta.

Intanto i lavoratori, che si sono spostati per continuare la protesta davanti la cattedrale di Palermo, si preparano alle manifestazioni dei prossimi giorni a partire da domani, quando torneranno a protestare nel capoluogo siciliano e nelle altre città dell’Isola.

Parte da oggi così una mobilitazione permanente e continua, con manifestazioni che continueranno domani a Palermo davanti la sede della Regione e in tutte le altre città dell’Isola. “La condizione dei 10 mila operatori della Formazione in Sicilia è drammatica, non si può più perdere tempo, è ingiusto”. E’ un vero e proprio allarme sociale quello che porterà in piazza, a partire da oggi tutti i giorni, in mobilitazione permanente e continua, i lavoratori della Formazione professionale. A spiegare le ragioni dei lavoratori, un volantino in cui chiedono al Presidente della Regione Crocetta,  “ concrete soluzioni straordinarie e più attenzione istituzionale alla gravissima situazione di disagio sociale che ormai ha travolto gli operatori e le loro famiglie”.All’assemblea oggi hanno preso parte anche il Segretario Cisl Sicilia Maurizio Bernava e il Segretario regionale Cisl Sicilia Giorgio Tessitore.

“I lavoratori sono esasperati, il presidente Crocetta si impegni con azioni straordinarie per affrontare quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza sociale che coinvolge 10 mila famiglie – lamenta Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione. – Continuiamo a denunciare il ritardo del pagamento delle retribuzioni degli Interventi Formativi che sta mettendo in ginocchio le loro famiglie, la mancata erogazione dei finanziamenti della Istruzione e Formazione professionale (IeFP), ed il mancato sblocco delle fidejussioni che hanno portato all’implosione degli enti che da sempre operano in questa filiera, con la conseguente grave ripercussione sui lavoratori, ormai senza stipendi da più di 20 mesi”.

La Cisl denuncia poi “l’incertezza del futuro degli operatori degli sportelli multifunzionali, per i quali ancora non si intravedono prospettive di futuro e non sono stati attivati i necessari tavoli di confronto. Le attuali condizioni del bando Prometeo non garantiscono né la continuità retributiva né la tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori degli enti revocati, dei lavoratori sospesi a vario titolo e già licenziati, con la incertezza anche sul numero complessivo delle persone garantite”.

Da qui le richieste che vengono ribadite oggi in piazza “il rispetto degli accordi sottoscritti con i sindacati, provvedimenti urgenti e straordinari per lo sblocco delle retribuzioni e di tutte le procedure che assicurino il futuro agli operatori del settore, garantendo la continuità retributiva e la tutela occupazionale di tutti i lavoratori. L’urgente riordino del settore – conclude Migliore – e la tutela del personale che vi opera, l’avvio del tavolo della riforma dei servizi per l’impiego con la salvaguardia di tutti i lavoratori degli sportelli multifunzionali”.

Il malcontento degli operatori del settore nei giorni scorsi si era già manifestato con la mozione di sfiducia on line promossa da un gruppo Facebook nei confronti dell’assessore Nelli Scilabra.


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