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Chiusura dell’ospedale di Niscemi I No Muos scendono in piazza

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Il Comitato No Muos scende in piazza per difendere l’Ospedale Suor Cecilia Basarocco di Niscemi.  Domenica prossima (12 gennaio) attivisti e cittadini manifesteranno perché “ancora una volta la città di Niscemi viene saccheggiata dalla politica regionale e non solo”.

Il 26 novembre scorso sindaco, assessori e consiglio comunale di Niscemi avevano occupato l’ospedale, trasferendovi le proprie sedi istituzionali, per difenderlo dai programmi di riordino delle strutture sanitarie che ne vorrebbero la chiusura. (GUARDA IL VIDEO)

I cittadini contestano la chiusura della struttura anche perché, sostengono, “si tratta di un’area a rischio, nonostante il petrolchimico di Gela continui ad inquinare l’aria, la terra, l’acqua e i prodotti agricoli causando secondo l’Oms “un eccesso di ricoveri per malattie cardiovascolari e respiratorie acute, di patologie tumorali, sia negli uomini che nelle donne e sia per mortalità che per morbosità”. Nonostante la mancanza di servizi adeguati, come l’acqua e la viabilità”.

Nonostante l’inquinamento elettromagnetico determinato dalle 46 Antenne NRTF della Base Americana di contrada Ulmo che continuano a bombardare la popolazione di onde nocive. In un territorio devastato da scelte scellerate della politica asservita agli interessi bellici degli Usa viene imposta la costruzione del Muos, sistema di comunicazione a forte impatto sanitario e ambientale nonostante l’appello ad un’attenta e costante sorveglianza sanitaria della popolazione delle aree interessate lanciato dall’Istituto superiore di sanità.

Il Comitato definisce un controsenso la chiusura dell’ospedale di Niscemi in un’area in cui i servizi sanitari andrebbero casomai potenziati e resi efficienti. Eppure in nome della cosiddetta “spending review” vari reparti sono già stati chiusi ed è forte il rischio che la struttura venga soppressa. Questo nonostante le briciole che in questi giorni sono state elargite. Non sarà certo un medico in più, a fronte delle poche unità che con il loro impegno tentano di salvaguardare la struttura, a determinare un rilancio del presidio ospedaliero.

La manifestazione cittadina in difesa dell’ospedale Suor Cecilia Basarocco è stata indetta per chiedere il potenziamento della struttura, e “difendere del diritto alla salute, contro la devastazione e l’impoverimento del territorio”.

Domenica (12 gennaio) il concentramento è previsto per le 11 in piazza Vittorio Emanuele II. La manifestazione si concluderà di fronte all’ospedale.


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