“La salute mentale è un’emergenza sociale che l’assessorato regionale alla Salute sta colpevolmente sottovalutando e affrontando in maniera meramente burocratica laddove sarebbero necessari interventi mirati immediati”.
L’attacco è di Elvira Morana, componente della segreteria della Cgil Sicilia. La presa di posizione segue una incomprensione. Mercoledì pomeriggio, infatti, era in programma all’assessorato un incontro sull’argomento con sindacati e associazioni provenienti da tutta la regione, ma l’assessore Lucia Borsellino ha “dato buca”, senza neanche avvisare le parti sociali.“Consideriamo questo- dice Morana- un vero e proprio incidente istituzionale se non il frutto della mancata consapevolezza dell’entità del problema”.
La segretaria della Cgil sciorina dunque i numeri che connotano la questione: “Le persone che potrebbero avere bisogno di interventi mirati- dice- sono da 120 mila a 220 mila. A queste si aggiungono i 2.075 disabili mentali che nel 2012 sono stati destinati alle comunità alloggio e alle case famiglia oltre quelli assistiti nelle CTA (Comunità terapeutiche assistite) e la questione della dismissione dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto”.
“Le questione aperte sono tante – continua Morana – e di tale peso che l’atteggiamento dell’assessore risulta censurabile. Non bastano le analisi sulla carta ma è giunto il momento di aggredire i nodi irrisolti della gestione della problematica della salute mentale. Invece- conclude Morana- l’assessore Borsellino non fa che eludere il problema sfuggendo per l’ennesima volta al confronto con il sindacato e con gli operatori del settore, necessario per avere il quadro degli interventi che devono essere messi in campo”.