Il Commissario dello Stato per la Regione siciliana blocca la proroga dei contratti a tempo determinato di tutti gli enti strumentali della Regione siciliana: ovvero Cefpas, Enti parco, Camere di commercio e gestioni separate dei soppressi consorzi Asi presso l’Irsap.
Carmelo Aronica ha infatti impugnato l’articolo 4 del disegno di legge che contiene con le norme stralciate dal provvedimento sulle variazioni di bilancio, approvato dall’Assemblea regionale nella seduta del 19 novembre 2013.
Secondo il commissario, sarebbero stati violati gli articoli 3, 51, 97, 117, 2° comma lettera l e 3° comma e 81, 4° comma della Costituzione. La norma infatti, secondo il Commissario dello Stato, “non chiarisce il senso della disposizione preesistente, di per se’ inequivocabile, ma vorrebbe imporre un ampliamento indefinito ed indefinibile della platea dei destinatari della prosecuzione del rapporto di lavoro”.
Inoltre “configura un ingiustificato privilegio in favore di determinati soggetti, di cui si consoliderebbe la condizione di precariato alimentando negli stessi l’aspettativa di una futura stabilizzazione e, quindi, si pone, ad avviso del ricorrente, in evidente contrasto con i precetti posti dagli articoli 3, 51 e 97 della Costituzione in tema di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione e di selezione pubblica in condizione di eguaglianza per l’accesso ai pubblici uffici, nonché con il principio generale posto ai fini del coordinamento della finanza pubblica di cui al sopracitato articolo 9, comma 28 del dl 78/2010 al quale è tenuta ad adeguarsi anche la Regione siciliana, violando cosi’ anche l’articolo 117, 3° comma della Costituzione”.
“Infine, – conclude il commissario Aronica - la disposizione legislativa in questione, non quantificando l’ammontare della spesa derivante dalla stessa, ne’ tanto meno indicando espressamente le risorse finanziarie con cui provvedere, si pone in evidente contrasto anche con l’articolo 81, 4° comma Costituzione“.