Trentatre milioni e 300 mila euro per gli ambiti Forgio e Fas (ovvero la formazione giovani e per le aree svantaggiate) da integrare con un’ulteriore somma di 3 milioni e 300 mila più un milione e 700 per l’ambito Formazione permanente. E’ la somma che l’assessorato regionale alla Formazione ha previsto per finanziare i 509 corsi che saranno gestiti in house providing dal Ciapi di Priolo.
La cifra è contenuta nella delibera di giunta che l’assessore Scilabra ha portato all’attenzione della giunta e che è stata approvata nel corso della riunione di governo di lunedì scorso. Una delibera firmata dalla dirigente generale della formazione, Anna Rosa Corsello che rileva comne il passaggio di attribuzione dei corsi e del personale dagli enti che hanno subito la revoca dell’accreditamento sia in linea con le normative europee e abbia ricevuto il via libera dalla presidenza del consiglio dei ministri con un parere che recita: ”Non potendo riscontrare sul piano sostanziale una terzietà e sostanziale distinzione tra i medesimi del Ciapi rispetto alla Regione, ed integrando il rapporto tra i due soggetti, una forma di delegazione intersoggettiva che non fuoriesce dalla sfera amministrativa della Regione” concludendo che ” eventuali affidamenti diretti da parte della Regione al Ciapi, ai principi comunitari in materia trattandosi di affidamenti in house”.
L’affidamento al Ciapi di Priolo garantirà – fanno sapere dall’assessorato alla Formazione – un risparmio di 15 milioni di euro nel sostentamento dei 509 corsi per 5700 allievi che fino allo scorso anno formativo erano affidati agli enti revocati.Tra l’altro, rileva l’assessore Scilabra, “la decisione di provvedere in house providing è dettata dal fatto che gli enti di formazione sottoposti a revoca sono tra i più importanti della Regione Siciliana e che in atto è estremamente difficile trovare immediatamente altri enti di formazione con la capacità economica necessaria a sostenere tali corsi. In particolare poi le procedure di selezione di privati prevederebbero un bando per l’accreditamento di nuovi enti e uno per l’affidamento dei corsi. Tale procedura comporterebbe la certezza della perdita dell’anno formativo per i 5700 allievi che potrebbero anche chiedere l’indennizzo alla Regione per il danno loro procurato”.
Intanto all’assessorato, dopo l’impegno sottoscritto con i sindacati ieri che hanno sospeso l’agitazione che prevedeva 4 giornate di sciopero, si lavora alla pubblicazione dei decreti di finanziamento delle seconda annualità dei progetti finanziati con l’Avviso 20. Ieri -sostengono dagli uffici di Corso Calatafimi – ne sono stati firmati 120. Mentre in cinque giorni lavorativi, assicurano, sarà ultimato il lavoro per la firma dei decreti. Con questi titoli di spesa, gli enti di formazione potranno chiedere l’anticipazione del 25% delle somme attribuite nell’impegno di spesa relativo solo a patto che siano partiti i corsi formativi.