Ci sono tre fermi per lo sbarco dei 99 clandestini avvenuto lunedì ad Aci Castello. Si tratta di tre egiziani che erano sull’imbarcazione trascinata con un rimorchiatore nel porto di Catania.
Sono Alì Alì Asan Zakì, 25 anni, Ahmed Alì Husain Solaiman, 34 anni e Mohammed Ashad Ecik, 29 anni. Per loro l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea. I fermi sono stati eseguiti da agenti della Mobile della Questura di Catania.
Poche ore dopo l’avvistamento a largo di Aci Castello e il trasferimento al Porto di Catania, le operazioni di sbarco sono state rese particolarmente difficili da 48 siriani che si sono opposti alle procedure di identificazione. I migranti siriani sono responsabili del reato d’ingresso illegale nel territorio italiano e persone informate sui fatti in ordine al procedimento penale per il quale sono stati posti in stato di fermo i tre egiziani.
I minorenni sono al momento ospitati in strutture assistenziali individuate dalla Prefettura di Catania, mentre i siriani sono ospiti al Cara di Mineo, dove la maggior parte ha già presentato richiesta di asilo politico.
Le operazioni di accoglienza in porto dei migranti, alle quali hanno preso parte carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera, hanno visto impiegati tutti gli Uffici della Questura di Catania e, in particolare, l’Ufficio Immigrazione e la Squadra Mobile, il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica e la Polizia di Frontiera, con la collaborazione dell’Autorità Portuale che ha messo a disposizione le strutture. Prezioso il contributo della Croce Rossa, delle Associazioni di volontariato, dei Mediatori Culturali della Sisifo e della Comunità di Sant’Egidio.
(foto sbarco 19 agosto)