“Sull’emergenza sociale e occupazionale degli sportelli multifunzionali, la cui scadenza del triennio 2010/2013 è prevista per fine settembre, la Regione, che ha finanziato il progetto col Fondo sociale europeo, dimostra di annaspare e improvvisare nel buio totale”. A rimettere in primo piano la vertenza che riguarda 1840 lavoratori è la Cisl Sicilia, secondo cui “di fronte a un assessore e dirigente incapace, all’assoluta mancanza di idee e soluzioni alternative, si utilizza la campagna mediatica per scaricare la responsabilità a Roma. Falso, insopportabile e pericoloso”.
Il sindacato lamenta in particolare i ritardi e le mancate risposte da parte del governo regionale: “Il 7 giugno scorso ha siglato con i sindacati un accordo nel quale garantiva soluzioni entro il 15 luglio. Lo stesso Lino Leanza, ex assessore al Lavoro del governo Lombardo e sostenitore dell’attuale giunta Crocetta, e che nel 2010 ha avviato gli sportelli con l’Fse, aveva garantito soluzioni definitive con garanzia dei lavoratori dopo il primo triennio. Hanno avuto tre anni per pensarci e 10 mesi per lavorarci. Invece il vuoto assoluto e il rischio di un massacro sociale. Ingiusto ed evitabile”.
Cisl Sicilia si rivolge infine al presidente della Regione siciliana: “Crocetta ne tragga le conseguenze e riveda responsabili e responsabilità di chi ci ha portato alla scadenza del 30 settembre senza alcun progetto e soluzione di garanzia sociale e cambiamento reale col passato. Sull’emergenza sportelli e formazione professionale si scontano gravi ritardi e incapacità nella gestione delle risorse del Fondo sociale europeo. Crocetta, il suo governo, i partiti e l’Ars – concludono – si adoperino in fretta e si sbrighino a dare conto di tanto fallimento e massacro sociale”.