Quantcast
Channel: Home - BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume » Edilizia privata, a Palermo al via dal 15 luglio le pratiche online
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Metti una sera a cena con Renato Menù di sogni e portate vegetariane

$
0
0

Metti che una sera, a cena, c’è Renato. Accorinti, il sindaco di Messina. Che si fa? Si diventa tutti vegetariani? Ci si sveste per indossare colorate t-shirt ‘no ponte’ o ‘free Tibet’? Ci si toglie le scarpe per indossare sandali e si disserta sul Tibet e il Dalai Lama? Nulla del genere, per fortuna. Perché Accorinti, il primo cittadino di Messina, barba bianca e palpebra affaticata, è persona di larghe vedute e condiziona i commensali lo stretto indispensabile…

E’ capitato a Taormina, qualche sera fa, durante una cordiale cenetta agostana in terrazza, durante la quale ha parlato, col cuore in mano, di speranze e, soprattutto, paure per quel che potrà accadere alla sua amata Messina. Dudù (sono le iniziali della padrona di casa, ndr) pur essendo indaffaratissima tra i fornelli, ha cercato di ‘imbeccarlo’ per tutta la serata proponendogli peperoni, insalata di riso, involtini di verza, sformato di zucchine. Ma il sindaco, niente: per lui, mangiare è quasi un’attività secondaria: sarà mica più attento alla bilancia che al bilancio (della città?).

L’uomo del ponte, anzi, del no ponte, pare un uccellino: un bocconcino per volta, impegnato com’è a parlare di sogni e progetti per la città dello Stretto.

“Gradisci un po’ d’insalata di pescestocco?”, gli chiedono. “Sono vegetariano da quarant’anni”, risponde laconico. Avrà mica problemi d’intolleranza alimentare? Macché. “Io rispetto la vita in tutta le sue forme, tutto qua”. Accidenti: i commensali rimangono con la forchetta a mezz’aria perché va bene mangiar fichi ma il prosciutto crudo, eh no, quello no: è stato un povero maiale, quand’era vivo, quel prosciutto. Vabbé, ce ne faremo una ragione.

Un gamberetto? E’ piccolo… “Ancora? Sono vegetariano”. Ricevuto. Ma almeno l’avrà assaggiato l’arancino vegetariano che porta il suo nome, idea della rosticceria Famulari di Messina? No, non ha avuto tempo. Però, un pensierino l’ha fatto. Magari più in là, quando smetterà di lavorare 14 ore al giorno.
No carne ma sì malto: adora la birra (che alterna all’acqua minerale).

Suonano alla porta. Entra Diego Dalla Palma. Accidenti, vuoi vedere che adesso inorridisce quando vedrà che il primo cittadino ha un look da francescano, sandali compresi? Manco per idea. Si vedono, s’abbracciano, dandosi amichevoli pacche sulle spalle. Si sono conosciuti qualche giorno fa, proprio a Taormina, al teatro greco, in occasione della prima di ‘Pagliacci’ di Enrico Castiglione. Il truccatore-scenografo-imprenditore veneto aveva notato una t-shirt rossa con il logo ‘Giovani all’Opera’ (grandiosa idea di Daniela Ursino, consulente per i progetti speciali in Sicilia della Fondazione Taormina Festival ) vagare per il teatro: l’aveva voluto subito conoscere.

E’ stato amore a prima vista. Dalla Palma nutre una ammirazione vera per Renato. Figurarsi se gli cambia il look. Tra un bicchierino di passito e due ‘nzudde’, la serata trascorre in allegria: Accorinti ha proprio bisogno di non pensare per qualche ora ai bisonti (intesi come tir e non come mammiferi artiodattili) che vuol definitivamente spostare negli approdi a sud della città.

Mentre la palpebra gli si chiude pericolosamente, la serata volge al termine. Domani è un altro giorno. Di lotta e di speranze. Perché, come diceva Federico Fellini, “l’unico vero realista è il visionario”.

(foto di Simone Allegra)


Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>