Mentre in Egitto è in corso una vera e propria guerra civile e l’esercito spara sulla folla uccidendo migliaia di manifestanti, la città di Palermo si stringe intorno al popolo egiziano. Oggi, infatti, nel capoluogo siciliano le bandiere verranno esposte a mezz’asta in segno di lutto in tutti gli uffici comunali, per ricordare, per non dimenticare le atrocità che si stanno verificando a poche centinaia di chilometri dalle coste siciliane.
“Cosa fa l’Unione Europea del Dio denaro sempre attenta a guardare al PIL, agli interessi delle Banche e alle regole per i permessi di soggiorno mentre in Egitto si consuma una tragedia ed una carneficina senza precedenti? – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Vogliamo esprimere al popolo egiziano, come ad ogni altro popolo vittima tanto della violenza quanto dell’indifferenza, la nostra solidarietà e vicinanza, nella tradizione di una città che ha nel dialogo e nell’accoglienza le proprie radici”.
Sabato scorso era stato organizzato un sit-in davanti la Prefettura del capoluogo siciliano. Un presidio pacifista insieme all’associazione Arca,la Federazione associazioni e comunità immigrate.
Il conflitto che si sta vivendo in Egitto ha riflessi anche in Sicilia. Sono migliaia i migranti egiziani che nelle scorse settimane sono approdate sulle coste dell’Isola.
L.A.