Ritornano in aula i disegni di legge che il Parlamento siciliano si appresta a votare per chiudere la sessione estiva dei lavori parlamentari: antiparentopoli e tabella H all’ordine del giorno, o meglio la sua riedizione. E sin dalle prime battute del dibattito d’aula si capisce che il tema vero, ovvero il motivo dello scontro fra i gruppi parlamentari, non è il disegno di legge che sancisce le incompatibilità e le ineleggibilità per i deputati, ma quello sulla cosiddetta ex tabella H che distribuisce poco meno di 9 milioni di euro a circa un’ottantina di associazioni.
A dimostrarlo sono le parole dello stesso presidente della Regione, Rosario Crocetta che anticipa le critiche che in aula di stanno succedendo. “Questa norma introduce una mini tabella H per alcune categorie specifiche. E’ illegittima e se passasse vanificherebbe il lavoro del governo fatto fin qui”. Crocetta boccia di fatto l’emendamento proposto da Marco Falcone (Pdl) a favore di sordomuti e non vedenti.
Il secondo comma, se approvato, destinerebbe 2 milioni di euro per l’Associazione italiana ciechi, 800 mila all’associazione Hellen Keller, 2 milioni e 200 mila alla stamperia Braille e un milione di euro al Comitato regionale dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordomuti.
“Comprendo – ha proseguito Crocetta – le ragioni umane e sociali che sovraintendono alla presentazione di questo emendamento però ho il dovere di fare osservare che nel legiferare non possiamo sentire solo le ragioni del cuore ma anche le ragioni della ragione. Durante la Finanziaria -ha continuato Crocetta- il commissario dello Stato ha eccepito che qualsiasi spesa per esser approvata dall’Ars deve avere una valutazione di congruità, ed enti che si occupano di sordomuti e i ciechi non possono sottrarsi alle verifiche di bilancio”.
Luca Sammartino, capogruppo di Articolo 4 all’Ars, riprendendo le dichiarazioni del fondatore del movimento, Lino Leanza rilasciate oggi al quotidiano La Sicilia, boccia di fatto il compromesso che, anticipa, oggi sarò votato all’Ars e lancia di fatto una richiesta di rimpasto nella giunta con un giudizio tranchant sul lavoro svolto da assessori e dirigenti: “Il presidente Crocetta si chieda se ci sono, effettivamente, le persone giuste nei posti giusti o se qualcuno fra assessori e dirigenti non abbia da rimproverarsi qualcosa. Alla ripresa dei lavori – conclude Sammartino – auspico un clima diverso che permetta il confronto ed il necessario salto di qualità. In gioco c’è il futuro della Sicilia – sembra minacciare Sammartino – prima ancora della tenuta stessa di questa maggioranza”.
Annunciano voto contrario al ddl sulle disabilità e il disagio sociale – su cui in seconda commissione sono stati presentati numerosi emendamenti per finanziare anche associazioni teatrali e di volontariato – dalla lista Musumeci. Santi Formica è severo: “Questa legge è l’opposto delle dichiarazioni programmatiche del presidente Crocetta. Siamo qui oggi il 12 agosto per consentire uno spot a Crocetta quando, con la sua mancata azione di governo, siamo arrivati in questa situazione. Aveva dichiarato che non avrebbe fatto macelleria sociale, ebbene tra articolisti, forestali, formazione, la realtà è che la Sicilia è piena di cadaveri”.
Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd all’Ars, invece, lancia un messaggio singolare a termine di un ragionamento riguardo ai contributi elargiti nella ex tabella H: ”Il Parlamento torni ad adottare norme generali e astratte, senza individuare i destinatari dei singoli provvedimenti” dice.
Dopo gli interventi sugli emendamenti al primo articolo del ddl ex tabella H si procede al voto. L’assemblea approva con una modifica apportata dal governo. Si discute adesso dell’emendamento 2.1 e i deputati siracusani si ribellano all’ipotesi che circa un centinaio di migliaia di euro vengano distratti dai contributi previsti per l’Inda di Siracusa.
Gli emendamenti relativi alla dotazione finanziaria delle Province, ormai commissariate e in attesa della riforma su cui si avvierà il confronto a partire dalla sessione autunnale, creano preoccupazione fra i deputati che lamentano il rischio di continuità scolastica di alcuni istituti - in particolare nel trapanese dove uno stanziamento è previsto per l’Istituto del corallo - e per i quali il governo ha tentato la strada di una dotazione specifica. Mariella Maggio, deputato del Pd, insiste nella tutela di altri istituti e nella salvaguardia dei lavoratori coinvolti. Il governo ritira l’emendamento.
L’articolato complessivo della legge ex tabella H è stato approvato. L’Ars ha dato il via libera al primo articolo della legge che stabilisce le nuove norme per l’attribuzione di fondi a enti e associazioni, e sostituisce la ex Tabella H. Sono stati poi bocciati due emendamenti all’articolo 2 per destinare centomila euro all’Accademia superiore d’arte drammatica e centomila euro al Nuovo teatro comunale di Siracusa. Approvato anche il secondo articolo si è passati alla discussione dell’ultimo articolo che destina fondi alle Province, rimpinguando poi – al voto – il capitolo provvisto di 49 milioni di euro con altri cinque, e di un emendamento, a firma governativa, che stabilisce che in via prioritaria una parte di queste somme sia destinata alla scuole.
Fra i tanti interventi, quello di Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd si sbilancia a definire “buona la legge che sostituisce la tabella H”. Parla infatti del superamento della tabella H: “Introduciamo un principio importante di separazione delle competenze fra quella legislativa e l’azione amministrazione che deve essere sviluppata dal governo. Stiamo dando la giusta attenzione alle aree meritevoli di intervento. Ora bisogna dare massima celerità all’attuazione di questa legge di riforma”.