Nella settimana della Vara si rischia a Messina una delle più delle drammatiche emergenze rifiuti se venisse confermata l’ipotesi di chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Oggi il vertice convocato dal prefetto Stefano Trotta. Ieri l’incontro tra il sindaco e l’amministratore di TirrenoAmbienteRifiuti.
Lo stato crisi nasce dalla situazione debitoria del Comune di Messina. Infatti, il Piano di rientro dal debito che il Comune ha accumulato nel settore dell’igiene ambientale, tra il 2005 e il 2011, prevede la corresponsione per dieci annualità di una somma pari a 2 milioni 683 mila euro. L’obiettivo da raggiungere è chiudere la partita finanziaria al 31 dicembre 2011 nei confronti della società Ato3 e restituire alla Regione le somme già erogate a titolo di anticipazione.
Ma anche da Palermo si attendono risposte concrete, perché il Governo siciliano dovrà far fronte agli impegni promessi relativi allo stanziamento di 10 milioni di euro (tratti dal Fondo di rotazione), somma che consentirebbe alla società TirrenoAmbiente di realizzare gli interventi urgenti sulla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea e di avviare la costruzione del nuovo impianto di biostabilizzazione. Il vertice di oggi pomeriggio in Prefettura ha l’obiettivo di scongiurare l’annunciata chiusura del sito di Mazzarrà.