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No Muos, torna la polemica sul ddl Ferrandelli: “Ars commissariata”

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A due giorni dalla manifestazione nazionale che si terrà a Niscemi contro l’installazione del super radar Nato, arriva un nuovo stop al ddl “no Muos”. Questa volta la scure della Segreteria generale dell’Ars si è abbattuta sul disegno di legge presentato, la scorsa settimana, da Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd e segretario della Commissione Ambiente e Territorio.

Il ddl, firmato dall’intero gruppo del Pd all’Ars e dal M5S, mirava a vietare su tutto il territorio siciliano l’installazione di grandi opere e di impianti che potessero provocare gravi danni alla salute dei cittadini e all’ambiente per l’emissione diretta di campi elettromagnetici partendo proprio dal radar Nato di Niscemi.

La presentazione di un nuovo disegno di legge era stata decisa dopo che la presidenza di Palazzo dei Normanni aveva bocciato quello del governo che, oltre a vietare gli impianti elettromagnetici, introduceva temi, come l’eolico e il nucleare, ritenuti dagli uffici non pertinenti alle competenze del parlamento regionale. Me neanche questo ddl è stato ritenuto pertinente.

“E’ la seconda volta in una settimana – dice Ferrandelli – che si impedisce al parlamento regionale, che è sovrano, di esaminare ed approvare semplicemente una legge. Siamo una regione speciale, certo, speciale nel senso che le decisioni, quelle più importanti, ho la sensazione che debbano essere prese altrove, da altri poteri”

“Sette giorni fa - conclude - ho parlato di golpe e di sovranità limitata, oggi mi limito a dire che siamo di fronte a un vero e proprio commissariamento dell’Ars. Il Parlamento nazionale, a questo punto, non può più tacere. Batta un colpo, dica chiaramente ai siciliani qual è il futuro della Sicilia: se trasformarla in un avamposto di guerra oppure farne un ponte di pace e di sviluppo al centro del Mediterraneo”.

Alla denuncia di Ferrandelli si unisce l’intero gruppo parlamentare Pd all’Ars: “Per mesi il parlamento e il governo regionale hanno discusso della vicenda del Muos producendo diversi dibattiti d’aula, conclusi con un voto di Sala d’Ercole su una mozione. Adesso apprendiamo da una nota degli uffici dell’Ars che il disegno di legge non potrà essere discusso perché ‘non è riconducibile alla competenza legislativa della Regione’. Delle due l’una: o fino ad ora l’aula e il governo hanno discusso del Muos in maniera illegittima, o questa disposizione dell’Ars va rivista. Restiamo stupiti e chiediamo alla presidenza dell’Ars di sciogliere questo equivoco su un tema così delicato e sentito dai siciliani come è quello della salute pubblica. Saremmo di fronte ad un grave precedente, non si può spogliare il Parlamento regionale dalla proprie prerogative“.


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