Sessanta giorni di tempo. Tanti ne sono stati concessi al comune di Messina, con un emendamento presentato al Senato al dl Fare del governo guidato da Enrico Letta, per garantire alla nuova amministrazione guidata da Renato Accorinti per scongiurare il rischio del default.
L’emendamento è stato proposto dall’Amministrazione guidata da Renato Accorinti al Governo nazionale, che consente alle città con amministrazioni di nuovo insediamento di rivedere il piano di riequilibrio finanziario entro 60 giorni dalla presentazione della relazione di inizio mandato, è stato incluso nel maxiemendamento presentato la scorsa notte dal Governo Nazionale alla Commissione Congiunta Bilancio e Affari Costituzionali del Senato.
Palazzo Zanca avrà tempo per completare l’analisi della massa debitoria e rideterminare il piano di riequilibrio finanziario e le entrate.