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Guglielmo, Nunziatina e i loro figli La famiglia distrutta in galleria

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Erano di Patti in provincia di Messina i Di Maggio. Una famiglia che a casa non tornerà più. La loro vita si è interrotta all’improvviso ieri pomeriggio all’interno della galleria Battaglia fra Castelbuono e Cefalù sull’autostrada Palermo – Messina.

E’ proprio la famiglia Di Maggio ad aver pagato il prezzo più pesante in termini di vittime nella tragedia dell’autostrada. Una vera e propria strage della quale bisognerà accertare i motivi.

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Tutto inizia con l’incidente ad un autocompattatore di ritorno dalla discarica. A condurlo è Rosario Sucato di 26 anni. All’improvviso il mezzo perde il controllo e si schianta in galleria terminando la propria corsa contro una parete della galleria e restando di traverso ad ostruire l’intera sede stradale. Sucato resta ucciso nell’urto. Gli inquirenti dovranno accertare cosa sia accaduto. Se il mezzo abbia avuto un improvviso guasto o se Sucato sia rimasto vittima di un malore o di un colpo di sonno.

Ma la tragedia non si ferma a questa vittima, Ben più pesante il bilancio finale. Dietro l’autocompattatore viaggia, infatti, una station wagon condotta da Guglielmo Di Maggio 45 anni nella quale c’è tutta la famiglia. Accanto a lui la moglie Nunziatina Natoli di 39, dietro i due figli: un maschio ed una femmina di 6 e 8 anni. Guglielmo Di Maggio si trova l’ostacolo improvviso davanti, tenta di frenare, di evitarlo ma non c’è spazio e si schianta contro l’autocompattatore.

Nell’urto perdono la vita lui e la moglie ma il destino vuole che arrivi anche un autobus che, a sua volta, non riesce a fermarsi e finisce contro l’auto uccidendo anche la piccola Anna di 8 anni. Sopravvive il maschietto soli 6 anni che adesso è ricoverato in rianimazione all’ospedale dei bambini di Palermo. I medici non si pronunciano sulle sue possibilità di farcela ma in ogni caso il piccolo è, ormai, solo al mondo.

Una famiglia distrutta in un attimo a causa di un incidente che si sarebbe potuto senz’altro evitare. E non bisogna dimenticare neanche la giovane vittima del lavoro, l’autista dell’autocompattatore costretto a lunghi tragitti per scaricare i rifiuti a causa di un sistema delle discariche che non sembra funzionare a dovere.

Ma il tragico bilancio non si ferma ai 4 morti fra cui la piccola Anna ed al bambino in rianimazione. Contro il groviglio di lamiere si schianta anche una smart condotta da  Amedeo Cattarinich, di 75 anni e sulla quale viaggia anche la moglie Rosa  Insana, di 74. Entrambi restano feriti e sono ricoverati nell’ospedale Giglio di  Cefalù dove si trova anche un quarto ferito che non sarebbe  in gravi condizioni.

La galleria attualmente rimane interdetta al traffico e le auto vengono  deviata sulla corsia opposta di marcia. Saranno necessario accertamenti per comprendere cosa sia accaduto e lavori di ripristino per rimettere in sicurezza la strada.


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