Il giorno dopo la sentenza del giudice monocratico che ad Agrigento ha assolto, con varie formulazioni, tutti gli imputati nel processo sull’utilizzo del cemento depotenziato per la costruzione dell’ospedale San Giovanni Di Dio, la Procura conferma il suo impianto accusatorio: “Ancorché prescritti, nella realizzazione dell’ospedale di Agrigento sono stati perpetrati reati di truffa e falso ideologico, a conferma della bontà dell’impianto accusatorio della procura della Repubblica di Agrigento. Prova ne è la dichiarazione di falsità di tutti i certificati di collaudo tecnico amministrativo. Nel caso in cui la sentenza di primo grado dovesse passare in giudicato, l’ospedale di Agrigento diverrebbe perciò solo una struttura priva di collaudo”.
Il verdetto ha assolto alcuni imputati perché il fatto non sussiste o non costituisce reato. Per altri ha stabilito il non doversi procedere per intervenuta prescrizione con riferimento al direttore dei lavori, al collaudatore statico per i lavori di ampliamento e completamento e di un imprenditore. “Dalla agevole lettura del dispositivo della sentenza – prosegue la Procura di Agrigento – emerge dunque che per le principali fattispecie di truffa aggravata e di falso ideologico per induzione dei certificati di collaudo tecnico amministrativo è stata emessa sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione e non di assoluzione nel merito”. In ogni caso si attendono le motivazioni della sentenza “per valutare l’eventuale appello”.