Ammonta a oltre 5 milioni di euro il valore dei beni sequestrati all’imprenditore palermitano Giuseppe Bordonaro, di 55 anni. Il provvedimento di oggi si aggiunge ai precedenti decreti di prevenzione patrimoniale, scaturiti dalla proposta del Direttore della Dia, Arturo De Felice. Sommati ai precedenti sequestri a carico dell’ex gestore di cave di pietra e marmo, la cifra complessiva raggiunge 21 milioni di euro.
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Giuseppe Bordonaro ha operato, insieme al padre Salvatore, deceduto, ed ai fratelli Pietro e Benito, nella gestione di cave di pietra con produzione e commercializzazione di calcestruzzo, conglomerati bituminosi, cemento, materiale per costruzioni e marmo, producendo dalla “cava Bordonaro” uno dei marmi piu’ pregiati e rari, conosciuto come la “pietra di Billiemi”.
L’imprenditore, secondo gli inquirenti, avrebbe consolidato la sua posizione nel settore degli appalti attraverso rapporti con esponenti mafiosi di spicco come Angelo Siino, il cosiddetto “ministro dei lavori pubblici” di Cosa nostra. Numerosi pentiti hanno rilasciato dichiarazioni a suo carico.