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Tutti i segreti di Happy Parlano gli autori della clip catanese

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Cannolicchi e cassatelle, pizzette e arancini, coppole siciliane e Liotru, l’Etna e i luoghi più rappresentativi di Catania. Ma soprattutto tanti sorrisi e tanta felicità. Nel video “Happy” dedicato a Catania non manca proprio nulla. Oltre 100.000 visualizzazioni in soli due giorni, che dimostrano l’apprezzamento con cui è stato accolto dai catanesi.

GUARDA IL BACK STAGE

Dopo il successo dei tantissimi video che sulle note della canzone “Happy” di Pharrell Williams hanno raccontato Londra, Sidney, Vienna, Tokyo, Parigi, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Cagliari, Cosenza, Palermo, Genova, Livorno, Modena e Torino, la nuova moda non poteva che atterrare anche nella nostra città, coinvolgendo i cittadini catanesi.

Tre giorni di riprese, montaggio, fantasia e tanta buona volontà sono gli ingredienti usati dagli autori Desirè Zappalà e Daniele Musso, con la collaborazione dei ballerini di Danz’Art.

GUARDA ANCHE IL VIDEO “HAPPY” PALERMO

Com’è nata l’idea del video e come è arrivata a Catania? Vi ha scelti qualcuno o è stata una decisione autonoma?

“L’idea è nata semplicemente navigando in rete e vedendo i video gemelli fatti nelle altre città”, spiega Desirè Zappalà. “Dopo il video dedicato alla festa di Sant’Agata ci siamo sentiti chiamati in causa, Catania ce l’abbiamo nel cuore e ci piace tantissimo farla vedere agli altri attraverso i nostri occhi”.

Come avete scelto le location? 

“In realtà il video di Happy è nato in soli tre giorni, andavamo di corsa e abbiamo buttato giù una piccola lista dei posti immancabili. Negli altri video tutti hanno mostrato dei luoghi conosciuti, così abbiamo deciso di inserire i grandi classici, aggiungendo però a questi un tocco di veridicità con degli insert di audio live, come siamo soliti fare nei nostri lavori. Avremmo voluto girare anche in altre location, avevamo avuto tantissime idee, ma alla fine abbiamo optato per la semplicità. Happy, easy”.

Le persone coinvolte (giovani, anziani, ragazze, ragazzi) come hanno accolto l’iniziativa?

“Pensavamo sarebbe stato più semplice coinvolgere la gente per strada, ma molte persone si sono rifiutate di essere “Happy” con noi. C’è chi, però, ha dato grandi contributi in pochi secondi, per esempio la scena finale del “Vuoi bevere” l’ho girata quasi per caso, mentre correvo per le vie del mercato alla ricerca di materiale interessante”.

Pensate che questa immagine sorridente di Catania possa servire anche a livello turistico?

“Credo che Catania non abbia bisogno di Happy per dichiarare al mondo le sue infinite bellezze. La motivazione, per me, è più semplice: Happy è una divertente, colorata, fresca e ritmata fessura di allegria in questa pesante situazione di emergenza e difficoltà costante che ci viene somministrata ogni santo giorno. Qui in Italia come in tanti altri posti. Per una volta, per quattro minuti, si può sorridere e pensare che viviamo in un posto meraviglioso”.

Avete realizzato altri video? Pensate di farne ancora, affiancando alla carriera di ballerini anche quella di film maker?

“Sì, abbiamo realizzato altri video come “NOPAQUIE” e “Connected” e credo ce ne saranno tanti altri, perché ci piace fondere insieme le nostre diverse competenze, creando un mix che ha un sapore migliore e molto diverso dal lavoro singolo. Di sicuro ci riesce meglio filmare che ballare!”

Fra i protagonisti della clip anche la ballerina acrobatica Alice Fraticelli che racconta la sua esperienza. Come nasce la passione per la danza ed in particolare per quella acrobatica?

“Ho iniziato per gioco all’età di cinque anni -racconta- la ginnastica artistica e ho continuato a farla per tredici anni. Poi con l’adolescenza gli allenamenti sono diventati troppo pesanti, non riuscivo a conciliarli con lo studio e così ho dovuto lasciare. Mi sono interessata alla danza orientale e per cinque anni mi sono dedicata a quella facendo anche spettacoli e festival, finché non mi sono imbattuta in un articolo che parlava della danza acrobatica aerea e subito ho contattato la scuola Danz’Art per chiedere informazioni. La pratico da un anno e la trovo favolosa, così come l’ambiente che si è creato con la maestra e con le altre allieve”.

Com’è nata l’idea del video? Come vi hanno scelti?

“Quella del video è stata un’idea geniale perché è un modo carino per valorizzare la nostra città. Infatti, propone varie zone di Catania, come la fiera, piazza Teatro Massimo, piazza Duomo, il porto, la Villa Bellini, piazza Nettuno. Onestamente non so come ci hanno scelti, ma quando la maestra Alessandra ci ha dato questa bella notizia tutti noi siamo stati felicissimi e abbiamo colto subito l’occasione”.

Quanto tempo c’è voluto per girarlo?

“Il video è stato girato in più giorni, ma noi ballerini acrobatici abbiamo partecipato solo ad una giornata”.

Com’è stata questa esperienza per te e per le tue compagne d’avventura?

“È stata una giornata favolosa, veramente da definire “happy”. E’ stato bello anche poter valorizzare l’arte inserendo la danza nei luoghi catanesi più significativi e lanciando anche il messaggio che lo sport oltre a fare bene, serve anche per conoscere gente e non c’è modo migliore per essere “happy”.


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