Bufera sull’ospedale Villa Sofia di Palermo. La segreteria regionale di Cimo Asmd, il coordinamento italiano dei medici ospedalieri, ha presentato alla Procura della Repubblica di Palermo, alla Corte dei Conti, al presidente della Regione Crocetta, all’assessore regionale alla Salute Borsellino, ai presidenti e ai componenti delle Commissioni Sanità e Bilancio dell’Ars e al sindaco di Palermo Orlando, un esposto in cui denuncia un deficit di bilancio da oltre 10 milioni di euro a Villa Sofia.
Nella denuncia si legge: “La CIMO ASMD di Palermo, fortemente preoccupata per il grave deficit di bilancio relativo alla gestione 2013 degli OO. RR. Villa Sofia – Cervello, ha preso posizione sulla vicenda, segnalando a mezzo stampa il forte calo di produttività fatto registrare dall’Azienda Ospedaliera.
I dati già trasmessi dall’Azienda all’Assessorato Regionale della Salute parlano chiaro, siamo di fronte ad un tracollo dell’attività assistenziale di uno dei maggiori ospedali di Palermo”.
Si passa dunque ai dati: “Il raffronto tra 2012 e 2013 è indispensabile per riuscire a comprendere la problematica in oggetto: dai 25.281 ricoveri ordinari del 2012 ai 22.325 del 2013, con un calo di 2.956 ricoveri e una minore produttività di 7.587.620 € (dai 101.239.675 € del 2012 ai 93.652.055 € del 2013). Dai 12.358 ricoveri in day hospital del 2012 ai 9.795 del 2013 con un calo di 2.563 ricoveri e una minore produttività di 3.222.239 € (dai 15.866.599 € del 2012 ai 12.644.360 € del 2013). Dai 2.310 ricoveri in Day Service del 2012 ai 3.070 del 2013, con una crescita di 760 e una maggiore produttività di 731.526 € (da 2.004.770 € del 2012 ai 2.736.296 € del 2013).
Si registra quindi una rilevante contrazione dei ricoveri ordinari e in day hospital pari, nel complesso, a 5.519 con un minimo recupero per l’attività in Day Service di 760 prestazioni. Cifre allarmanti dalle conseguenze inimmaginabili per un’azienda ospedaliera che ha già subito pesanti tagli in termini di Unità Operative e di personale dopo l’accorpamento voluto dalla Legge Regionale n° 5/2009″.
Nell’esposto viene definita “altrettanto allarmante la replica, riportata dalla stampa (Repubblica edizione di Palermo del 7.3.2014), del Commissario Straordinario Giacomo Sampieri che, se da una parte sostiene di aver dovuto dimezzare i posti letto di alcune UU.OO. per motivi strutturali e di sicurezza, dall’altra lancia un’accusa gravissima ai direttori delle varie Unità Operative, alle altre Aziende Sanitarie e all’intero sistema sanitario regionale.
Dice Sampieri in risposta al dato della Chirurgia Plastica che spicca con un calo di produttività di circa 1,5 milioni di €: “Il nuovo Primario ha scoperto un giro di cartelle gonfiate per un milione e mezzo di € risalenti al 2012. Abbiamo istituito una commissione d’indagine e inviato le carte in Procura. La corretta fatturazione a partire dal 2013 ha determinato i minori introiti”.
Cimo Asmd continua dati alla mano: “Vengono tuttavia omessi alcuni importanti dati relativi proprio a quella Unità Operativa. Nel 2013 il numero di ricoveri è sceso da 412 a 315, circa 100 ricoveri in meno, con un tasso medio di occupazione dei posti letto passato dall’80 al 49 %. Quindi in Chirurgia Plastica su 12 posti letto disponibili ne vengono al momento utilizzati mediamente 5.8, cioè meno della metà.
Ancora, di fronte ai dati riportati dal quotidiano Repubblica sulle altre Aziende Sanitarie cittadine che sono in attivo o in pareggio di bilancio, Sampieri dichiara: “Abbiamo fatto risparmiare il sistema regionale sanitario regionale. Se gli altri avessero agito come noi, le casse della Regione avrebbero tratto benefici”.
“Non si comprende – conclude il Coordinamento dei Medici – come un minor numero di prestazioni erogate abbia fatto “risparmiare il sistema sanitario regionale” che in realtà ha già stabilito ed erogato il budget complessivo a inizio d’anno. L’Assessorato Regionale della Salute non ha di certo corrisposto 10 milioni di euro in meno all’Azienda. Semmai la ricaduta, disastrosa, avverrà nella programmazione e nell’assegnazione di budget futura e il problema sarà solo del nuovo Direttore Generale, dei dipendenti dell’Azienda e dei cittadini che non troveranno risposte ai loro bisogni di salute. E come è stato impiegato nel 2013 un budget che era stato programmato per erogare un numero di prestazioni ben più alto di quelle realizzate? A quanto ammonta allora il risparmio? Quanto è rimasto in cassa di queste economie di bilancio?
Infine l’affermazione che maggiormente allarma da parte del Commissario Straordinario: “Sospettiamo che le cartelle cliniche gonfiate siano molte di più. Abbiamo allargato l’indagine a tutti i Reparti”.
Correlando questa frase alle precedenti affermazioni riportate, si evince che il Dottor Sampieri stia denunciando una “maxi-truffa” ai danni del SSR, puntando l’indice contro i vari Direttori delle UU.OO. della Azienda Villa Sofia – Cervello ma anche, velatamente, contro le altre Aziende Sanitarie cittadine.
Se quanto asserito dal Commissario Straordinario fosse vero, sarebbe dunque uno scandalo di dimensioni epocali, venendo alla luce un vero e proprio “sistema” di sovrafatturazione e di bilanci alterati.
Non si può certo restare nel dubbio. La CIMO ASMD chiede pertanto a tutte le figure istituzionali in indirizzo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, di far luce in tempi rapidi e certi sulle gravi accuse mosse dal Commissario Straordinario Giacomo Sampieri.
Proprio ieri, Cimo Asmd ha convocato una conferenza stampa per denunciare il presunto “atteggiamento vessatorio e persecutorio” del nuovo primario di Chirurgia Plastica, Matteo Tutino, nei confronti di medici e paramedici del reparto da lui diretto.