No all’ingerenza dei partiti. Si deve fare il rimpasto: si farà. Ma “quella che verrà fuori sarà una giunta ancora più giovane. Ndc e tutte le opposizioni non entreranno mai in una giunta politica guidata da me”
E’, in estrema sintesi, il concetto espresso dal governatore Rosario Crocetta che ha approfittato della conferenza stampa sul piano giovani della Scilabra per parlare, come sempre, di tutt’altro.
“Chi saranno gli assessori lo vedremo, il mio auspicio è quello di mettere giovani e bravi con voglia di lavorare, rispettando la rappresentanza di genere. Quando ho lanciato la mia Giunta – ha detto Crocetta – di giovani ho fatto una scelta in controtendenza in un paese gerontofilo. La mia mentalità è diversa: credo che il compito di chi conquista una posizione di Governo riguarda cosa riuscirà a mettere in campo per i giovani”.
“Questa classe dirigente ha la capacità di auto preservarsi. Ogni volta che vado al ministero a Roma trovo gli stessi che c’erano quando ci andavo da sindaco. Senza una rotazione e senza valorizzare i giovani la storia si fermerebbe”.
Ma con o senza rimpasto la maggioranza sembra continuare le sue fibrillazioni e navigare in acque difficili. Per questo crocetta dice “Convocherò tutti i gruppi per cercare di costruire un consenso attorno alla proposta sulle città metropolitane inserite nella riforma delle province. Il prossimo scoglio è proprio l’articolo 7 ma sarebbe un atto negativo nei confronti della Sicilia non approvarlo, perché le città metropolitane godono di risorse specifiche da parte dello Stato e della Commissione europea. Queste risorse non verrebbero tolte ai piccoli comuni. Sono previste risorse per tutte le città metropolitane e se non le faremo saranno le altre citta’ dell’Italia ad averle. Mi rifiuto di pensare che ci possa essere un’opposizione che pensi di danneggiare la Sicilia”.
Crocetta smentisce perfino che la riforma sia stata stravolta in aula nonostate il governo sia andato sotto almeno 5 volte: “Alla fine le uniche cose non previste dal governo sono stati gli abitanti saliti da 150.000 a 180.00 e la maggioranza da due terzi, ma tutta l’impalcatura del governo è passata. Sono molto fiducioso per il futuro, ieri l’aula e’ stata molto tranquilla. Il Governo ha anche accolto alcuni emendamenti dell’opposizione, pero’ ormai i cttadini la vogliono”.
E sul piano giovani le cui priorità erano già note prima della conferenza stampa Crocetta si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “La presentazione di questo piano giovani la dice lunga sugli attacchi fatti in questi mesi – dice il governatore -. Chi per 20 o 30 anni non ha operato riteneva che quando ci siamo insediati dovevamo cambiare la Sicilia, accusandoci di immobilismo. Abbiamo risparmiato sulla formazione circa il 30 per cento, cioè 100 milioni di euro, abbiamo risparmiato sui forestali. Abbiamo istituito con l’assessorato alle Attività produttive 18 zone franche urbane, abbiamo destinato ai giovani siciliani, con questo piano 100 milioni di euro, queste risorse andranno ad aumentare anche la redditività delle imprese. I punti importanti sono la valorizzazione del tirocinio, che abbiamo voluto fortemente, per favorire l’inserimento di tutti i laureati, e poi l’auto-impiego. Ovviamente è una Sicilia impreparata ad accogliere queste misure da Nord Europa”.
Infine una battuta sul rischio che la Regione debba pagare i danni all’azienda che si occupò del censimento degli immobili regionali. Un danno da quasi 12 milioni di euro: ”E’ il passato che ci perseguita – ribadisce -. Sono state fatte scelte errate, ovviamente resisteremo: non possiamo consentire queste cose. Crea un problema alla Regione e dobbiamo vedere come fare”.