Gli agenti della Squadra mobile di Messina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone, di cui sei in carcere e tre agli arresti domiciliari.
I destinatari del provvedimento sono ritenuti responsabili di far parte, a vario titolo, di un’associazione a delinquere, operante nella citta’ di Messina, finalizzata alla commissione di furti in appartamento, detenzione illegale di armi comuni da sparo e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra i destinatari, agli arresti domiciliari anche un agente della Polizia penitenziaria, al quale viene contestata l’ipotesi di corruzione, perche’ disposto, dietro corrispettivo, ad introdurre sostanze stupefacenti all’interno della locale Casa circondariale
E’ stato così che gli investigatori sono riusciti a fare luce sull’esistenza di un’organizzazione che operava nel territorio. Su provvedimento del gip sono stati arrestati Antonio Bonanno, di 31 anni, Pietro Ruggeri, di 53 anni, Stellario Fusco, di 32 anni, e Filippo Bonanno, di 33 anni.
I quattro sono ritenuti responsabili di avere messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio i cui proventi costituivano riserva per l’acquisizione di attività commerciali, droga ed armi. Tale organizzazione era basata sulla ripartizione di ruoli e competenze secondo cui Pietro Ruggeri organizzava le operazioni relative ai singoli furti e teneva i contatti con il gruppo attraverso cellulari caricati con schede ricevute da un incensurato.
Mentre gli altri tre si introducevano nelle abitazioni e realizzavano materialmente i furti. Ruggeri, secondo quanto accertato dagli investigatori, provvedeva anche al mantenimento delle famiglie degli altri tre nel corso della loro detenzione.
Nel corso delle indagini i fratelli Bonanno e Fusco sono stati trovati in possesso di parte della refurtiva sottratta in occasione di diversi furti. L’attivita’ d’indagine ha consentito di accertare la disponibilità di parte degli arrestati, in particolare di Antonio Bonanno e Stellario Fusco, di armi.
Infatti è stato trovato un fucile semiautomatico con canna mozzata in un’area antistante l’abitazione di un partente di Fusco, con matricola abrasa, risultato rubato. Sempre nello stesso luogo è stata sequestrata una pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa ed un revolver calibro 44 magnum.
Filippo Bonanno risulta indagato per avere illecitamente offerto ad una persona non identificata, detenuta presso la casa circondariale, marijuana e cocaina che attraverso un agente della polizia penitenziaria avrebbe dovuto far introdurre in carcere. Risultano destinatari della misura cautelare per detenzione e spaccio di droga Emanuele Denaro, 30 anni, di Messina, e Salvatore Rolla, 46 anni, di Sant’Agata di Militello.
A Rolla viene anche contestato il reato di estorsione per avere costretto un commerciante a consegnargli prodotti alimentari senza pagare il corrispettivo, presentandosi presso l’esercizio commerciale armato di pistola. E’ emersa inoltre l’intestazione fittizia di un’impresa individuale di rivendita di pesce di fatto facente capo a Filippo Bonanno, ma giuridicamente intestata ad altra persona, sottoposta a sequestro preventivo ed affidata ad un amministratore giudiziario. Inoltre, e’ finito agli arresti domiciliari anche un agente della Polizia penitenziaria. Si tratta di Salvatore Cutrupia, 38 anni, di Milazzo, accusato di corruzione.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, dietro corrispettivo economico, avrebbe introdotto cocaina e marijuana all’interno del carcere in cui presta servizio, in favore di un detenuto.
Agli arresti domiciliari sono finiti anche, in quanto ritenuti responsabili di concorso esterno nell’associazione dedita ai furti, i fratelli Giuseppe e Giovanni Fusco, di 31 e 24 anni. Nel corso dell’esecuzione sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti di 19 indagati ed è stato sequestrato un piccolo quantitativo di cocaina.