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Lombardo: “Me l’aspettavo…”Salvi: “Il nostro castello ha retto”

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“E’ l’epilogo naturale di questo processo. Me l’aspettavo. Stamattina l’avevo detto a mia moglie”. E’ il primo commento a caldo di Raffaele Lombardo dopo la sentenza di condanna a sei anni e otto mesi  per concorso esterno in associazione mafiosa pronunciata dal Gup di Catania, Marina Rizza, nel processo che ha visto imputato l’ex presidente della Regione.

IL FOTO-RACCONTO DELLA GIORNATA

Il procuratore Giovanni Salvi ha invece osservato che “il nostro castello accusatorio ha retto. Abbiamo fatto un lavoro importante con una procura unita che ottiene un bel risultato sul piano di quanto fatto”. “Oggi – ha aggiunto Salvi- e’ avvenuto un fatto storico: si ha per la prima volta la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa per un presidente della Regione Siciliana. Questo e’ il frutto di un lavoro importante – ha concluso – che ha avuto anche collaboratori importanti a sostegno dell’accusa”.

Tornando a Lombardo, l’ex Governatore ha poi commentato con i giornalisti la sentenza durante una lunga conferenza stampa in cui sono intervenuti anche i suoi legali. “Sono di una serenità infinita, ma mi aspettavo questa sentenza, non ne aspettavo una diversa – ha ribadito l’ex presidente della Regione siciliana  - “perché non pensavo che una persona   il giudice, oltre che onesta perbene imparziale, indipendente potesse avere un coraggio sovrumano da schierarsi con una sentenza di assoluzione che pure sarebbe stata aderente ai fatti contro la Procura che, per il 50 per cento dei suoi componenti della Dda è venuta anche plasticamente a dimostrare la mia posizione nel processo, contro la grande stampa, che chiaramente ha determinato un giudizio preventivo nell’opinione pubblica, contro un sistema politico i cui interessi, torbidi, ho intaccato”.

“Siamo fiduciosi – ha concluso Lombardo –  anche se i miei avvocati sono dispiaciuti perché non si aspettavano questa sentenza, avendo condotto una difesa veramente straordinaria dal punto di vista professionale. Io invece sono stato molto più realista anche perché conosco un po’ di più il contesto per rifarci a Sciascia. Man mano che la tensione si attenuerà, nei passaggi successivi affermeremo la verità. La verità anche perché i reati che mi vengono contestati sono assurdi, ruoli ed è profondamente ingiusto, appunto, che mi vengano addebitati”

“Si aspettano le motovazioni per valutare una sentenza. Sono sgomento e sbigottito. Ero certo di una assoluzione non credevo alle voci di corridoio – dice Alessandro Benedetti, uno dei legali di Lombardo -Mi lascia ancor più sgomento che ci sia nel dispositivo ci sia un ordine di trasmissione degli atti per quanto riguarda l’editore de ‘La Sicilia’. Spero per la fiducia che ho riposto in questo giudice -visto che ho scelto l’abbreviato – che ci sia una spiegazione alternativa”.

“Sono fermamente convinto che ci sono motivi validi perché questa sentenza sia rovesciata in appello, pensiamo di avere ragione -. gli ha fatto eco l’avvocato Guido Ziccone  -, abbiamo fiducia nel sistema che ha 3 gradi di giudizio”.

 


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