Una vera e propria bomba ecologica o almeno così l’hanno definita gli agenti della polizia di stato e quelli della polizia municipale di Palermo che hanno posto sotto sequestro un’area adibita a discarica all’interno dell’impresa Ancione in via Thaon de Revel a Palermo.
Si tratta di un’area di circa 15.000 metri quadrati, sede di una nota ditta di recente dismissione che era stata trasformata in discarica. A conclusione dell’operazione cinque persone sono state denunciate per traffico e gestione illecita di rifiuti.
Si tratta del commissario liquidatore dell’impresa, un uomo di 44 anni, dei due titolari di due aziende incaricate della bonifica e subappaltatrice per la medesima bonifica e di 3 operai appartenenti alle due ditte, rispettivamente con sede a Ragusa e Catania, sorpresi dalle volanti mentre erano intenti a movimentare ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi.
I tre operai, secondo quanto messo a verbale dagli agenti, agivano senza alcun dispositivo di protezione individuale e con l’ausilio di una macchina operatrice.
Nel corso dell’operazione è stato accertato che i rifiuti provenienti dalla demolizione dell’ impianto inutilizzato e diversi quantitativi di rottami ferrosi, contaminati da sostanze oleose, venivano stoccati direttamente sul terreno senza alcuna impermeabilizzazione. Sono state inoltre rinvenute, interrate, due vasche, una colma di olio e guaina liquida, mentre nell’altra vasca risiedevano rifiuti di lana vetro provenienti dalla dismissione di un silos, il cui metallo era stato recuperato per la vendita. Una vasta porzione dell’area era occupata da notevoli cumuli di lana di vetro giacente senza alcuna protezione e cautela, esposta agli agenti atmosferici, con pericolo di dispersione nell’aria. Varie tipologie di rifiuti pericolosi, giacevano, interrati sotto il suolo.