“Stavo occupandomi dei panni come faccio spesso la mattina presto. C’era uno strano odore nell’aria che non c’è mai a quell’ora”.
A descrivere il crollo della palazzina di via Massimo d’Azeglio a Caccamo costato la vita a Benedetta Sunzeri, è la vicina di casa della stessa vittima. Racconta, smarrita, ai soccorritori cosa è accaduto, ma non gradisce che giornalisti e curiosi riportino il suo nome.
“E’ stato un attimo. C’era un odore acre, improvvisamente il boato, Ho sentito come arrivarmi in viso una manciata di terra e sabbia, poi qualche sassolino”.
Appena l’altro ieri sera un altro crollo era avvenuto nel quartiere della Vucciria a Palermo
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Tutto è avvenuto in pochi minuti fra le 7,15 e le 7,20. “Dopo un attimo di smarrimento ho cercato di comprendere ed ho visto le macerie”.
Un racconto che sembra confermare la prima ipotesi ovvero quella di una fuga di gas e di una conseguente esplosione che avrebbe causato il crollo. Anche la palazzina dove abita la testimone ha subito danni anche se non sono paragonabili al crollo della struttura che ha causato la morte dell’anziana