Un’indagine conoscitiva sui ritardi dei lavori dei “cantieri lumaca” per l’ammodernamento dell’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo si è trasformata in un’inchiesta con quattro indagati, tra i quali ci sono anche Carmelo Scelta e Giacomo Terranova, rispettivamente ex direttore generale ed ex amministratore delegato della Gesap, società di gestione dello scalo.
Gli altri due indagati sono l’ex responsabile degli Affari generali e legali Vincenzo Petrigni e Giuseppe Listro, responsabile unico del procedimento di molti appalti.
Proprio ieri la Dia (Direzione investigativa antimafia di Palermo) aveva portato a termine dei controlli su due ditte appaltatrici e di cinque imprese in sub-appalto per prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro allo scalo. Sotto l’occhio della Procura di Palermo ci sono in particolare due cantieri: quello per sistemare l’area partenze e arrivi e quello per la realizzazione di un palazzina dei servizi.
Le indagini sono state avviate da mesi dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Daniele Paci e Fabio Battinieri che hanno esaminato la documentazione degli appalti consegnata dalla Gesap dopo l’insediamento alla presidenza di Fabio Giambrone.
Il reato ipotizzato è associazione per delinquere finalizzata all’abuso d’ufficio. L’Unione europea ha finanziato opere nello scalo palermitano, fra lavori ultimati, in corso e altri ancora da avviare, per circa 140 milioni di euro.